Preparano la partita, studiano l'avversario, disegnano la tattica, chiudono le porte agli estranei durante gli allenamenti, mischiano le carte e poi? Baciano il santino della Madonna dell'Arco, nel quadro appeso al muro lungo la scaletta che porta dal paradiso dello spogliatoio all'inferno del campo. Nemmeno una carezza per Padre Pio, nemmeno un sospiro per il Beato Errico, addirittura trascurato San Gennaro, i santi accompagno la storia di Napoli Juventus, così come tante altre storie di football. Crocefissi, preghiere, genuflessioni, mani e braccia al cielo per ringraziare gli dei. E poi, bestemmie, insulti, aggressioni, volgarità, sputi.
Napoli e Juventus hanno giocato il pallone profano, la sacralità dello stadio è andata subito in frantumi tra petardi, bombe carta, fumogeni, urla volgari. Chiellini, dopo il gol, si è battuto il petto come usa fare il maschio del gorilla, per darsi forza e intimidire l'avversario. Lo svizzero Inler aggiusta la mira come Guglielmo Tell e trova la testa quadra di Bonucci ad aiutarlo nel colpo vincente. I napoletani sparano laser, oltre ai botti, Cavani è un guerriero indio, Chiellini lo afferra per i capelli e l'uruguagio lo stende con una gomitata. Che cosa c'entra questo con la Madonna dell'Arco e Padre Pio?
Tutto e nulla, il calcio è fatto di riti, scaramanzie, gesti propiziatori, Napoli poi può essere la centrale mondiale dei miracoli esibiti al popolo. Volano dalle tribune bottiglie, oggetti vari, il meraviglioso pubblico se ne fotte degli avvisi e del regolamento, già alla vigilia uova e sassi avevano colpito il bus della Juventus, fa parte del folklore nostrano, è il football che piace ai muscolari, a quelli dell'intensità e della densità, il secondo tempo è minestra, si gioca con i fili scoperti dei nervi, la partita procede a strappi, la Juventus sembra correre sulle uova, arretra, aspetta, il Napoli si gonfia come un panzerotto, fuma rabbia ma subentra la paura, di perdere, di scivolare, il campo diventa lunghissimo, anche la folla del San Paolo sembra aver perduto l'urlo di fede, Mazzarri e Conte svociati assistono passeggiando come i detenuti nell'ora d'aria, chissà se la Madonna del'Arco fa il miracolo, deve decidersi, mancano pochi minuti alla conclusione e allora essendo in quaresima è il momento del lavaggio dei piedi.
Non è vero che uno a uno non fa male a nessuno, il Napoli ha perso l'occasione e la Juventus resta tranquilla là dove stava. Per fortuna, dopo gli insulti ecco gli abbracci, sono intervenuti Padre Pio, il Beato Errico e San Gennaro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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