Il Celtic non dà fastidio Matri-Quagliarella la Signora può sognare

Scozzesi mai pericolosi, il ritorno è una formalità. Bianconeri nei quarti dopo sette anni

Il Celtic non dà fastidio Matri-Quagliarella la Signora può sognare

Eguagliata la Juve di Capello, adesso non resta che superarla. Tradotto: come era facilmente prevedibile dopo il 3-0 dell'andata ottenuto in Scozia, la Signora si libera del Celtic (vantaggio di Matri, raddoppio di Quagliarella) e vola ai quarti di finale di Champions. Come per l'appunto seppe fare la squadra allenata da Don Fabio nel 2005 e 2006, quando venne poi eliminata da Liverpool e Arsenal: la settimana prossima, a Nyon, il sorteggio per il quale il popolo bianconero ha già l'acquolina in bocca pregustando di poter fare la voce grossa anche in Europa. Nel frattempo, ieri sera, formalità avrebbe dovuto essere e formalità è stata: sotto una pioggia fitta che nemmeno a Glasgow e davanti anche a tremila scozzesi un po' alticci fin dal pomeriggio, la Juventus ha fatto quel che doveva. In sostanza: è scesa in campo con una formazione non proprio vicina a quella tipo - basti pensare che Matri e Quagliarella non giocavano insieme dal primo minuto dal gennaio 2012 -, ha fatto riposare qualche big e si è portata a casa il passaggio del turno. Note negative della serata? Praticamente nessuna, visto che anche per una partita con poco in palio il cassiere - magari un po' scocciato nel prendere atto che Anelka (600.000 euro di ingaggio) è finito in tribuna con il mal di schiena, con tanti saluti al 'rinforzo di qualità ed esperienza per l'attacco' - ha potuto contare su un incasso che ha sfiorato i 2.200.000 euro.

Con Samaras in campo rispetto all'andata e Wanyama - fratello del 'parmense' Mariga - al centro della difesa invece che in mezzo al campo, il Celtic provava a fare subito la partita per dare qualche speranza al polemico Lennon, allenatore lamentatosi per la direzione arbitrale dell'andata. In alcuni frangenti gli scozzesi riuscivano anche a creare potenziali pericoli alla porta di Buffon, senza però andare mai davvero vicini al vantaggio. Quando però un sinistro di Ledley finiva a lato non di molto, la truppa di Conte si svegliava: Barzagli rubava palla sulla trequarti a Kayal e serviva Quagliarella, il cui sinistro non veniva trattenuto da Forster permettendo così a Matri di festeggiare il secondo gol personale in Champions, stavolta senza che ci fossero dubbi sulla paternità della rete. Se ancora c'erano (minimi) punti interrogativi sull'esito del doppio confronto, la pratica si chiudeva appena dopo la metà del primo tempo.

Buffon sfoggiava poi un intervento da campione su Hooper, i tifosi si divertivano a intonare 'O surdato 'nnamurato' con evidente dedica al Napoli e, insomma, la serata si tramutava in una festa e stop anche se la buona volontà (soprattutto) di Samaras e Hooper non veniva mai meno. Nella ripresa, mentre i tifosi scozzesi cantavano a ballavano comunque, gioiva anche Quagliarella su assist di Vidal. «Regaliamo emozioni e vorremmo arrivare il più in alto possibile anche in Champions», aveva dichiarato Marotta nel prepartita, in pratica alzando l'asticella delle aspirazioni bianconere.

Molto - ma non tutto - dipenderà dal sorteggio della settimana prossima: comunque sia, questa Juve non sembra partire battuta contro nessuno ed è già una bella vittoria dal momento che - copyright Conte - «due anni fa giocavamo la coppa del nonno». Per la cronaca, lui all'epoca allenava il Siena.

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