Due indizi fanno una prova. Una bella prova, come quella di Federico Pellegrino che, ieri in Val Mustair, si è concesso il bis, vincendo la sua seconda gara in coppa del mondo a distanza di poche settimane. La prima data ovviamente nel 2014 a Davos in un giorno fortunato di dicembre quando Pellegrino fu ripescato da lucky looser nella spint. La seconda ieri, vissuta da protagonista in un giorno di Epifania caratterizzato da una vigilia infuocata dalle polemiche per un tracciato ritenuto pericoloso da alcune squadre. E, invece, la sprint del Tour de Ski ha nuovamente sorriso al 24enne poliziotto valdostano che si è lasciato dietro Petter Northug e Martin Sundby i colossi norvegesi degli sci sottili di questo millennio.
Strategia e talento, una qualifica col sesto tempo, "Pelle" ha dominato le sue batterie, dando "full gas" nella volata finale. «A Davos la vittoria ha sorpreso anche me, questa è una certezza. Non sono un pollo, ho controllato gli avversari», ha chiosato Pellegrino. Lui non teme le gare a queste quote - 1700 metri -, simili alla sua "Vallee" e ribatte così a chi lo vedeva bravissimo, ma non abbastanza vincente. Fiero anche il coach, "Sepp" Chenetti: «Federico ha corso in modo intelligente e mi è sembrato di rivedere in lui i tempi d'oro dello sci nordico azzurro».
Pellegrino sarà già in pista oggi nella 10 km di Dobbiaco, poi lascerà il Tour per preparare i prossimi appuntamenti di coppa, sprint in primis. E chissà che col 2015 la primavera degli sci sottili non sia davvero arrivata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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