Pellegrino non si ferma più: vince pure in coppia con Noeckler

Loro sono quelli che arrivano prima. Quelli che devi ricordarti di accendere in tempo la Tv. Altrimenti loro han già sofferto e vinto prima che tu abbia deciso che cosa fare del tuo giorno di festa. E' andata così anche ieri, con una valanga rosa ed azzurra di successi. Due uomini e quattro signore: una vittoria per due ed un podio per quattro. Fondo e biathlon. Era da Sapporo 2006 che una coppia azzurra non si imponeva in una team sprint di coppa del mondo. Allora furono Loris Frasnelli e Cristian Zorro Zorzi, ieri, a Planica, è toccato a Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler lasciarsi dietro due team francesi e poi tutti gli altri. E' Pellegrino a imprimere il ritmo di questa spedizione: grandi distacchi e sicurezza d'azione per lanciare il compagno Didi. All'ultimo giro Pellegrino fa quel che sa e dopo la vittoria di sabato conquista anche la doppietta. «Un sogno», commenta il poliziotto di Nus ricordando quando, bambino, guardava in tv i grandi fondisti centrare due sigilli consecutivi. «Un onore», racconta Noeckler, al primo sigillo in carriera dopo il bronzo mondiale di Falun, «Federico nel pattinato ha una fluidità ineguagliabile». Intanto da Ruhpolding anche le moschettiere del biathlon hanno infilzato la concorrenza, conquistando la terza piazza alle spalle di Ucraina e Germania.

Per le azzurre nemmeno una penalità al poligono, un'intesa perfetta e il settimo podio stagionale. Oltre alla capoclasse Dorothea Wierer, gioiscono Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer e soprattutto Alexia Runggaldier riserva di Federica Sanfilippo, bloccata dall'influenza.Lucia Galli