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Perla di Milinkovic-Savic. Festa Lazio in extremis

Pucciarelli risponde al gol di Immobile che si mangia la doppietta. Ci pensa il serbo

Perla di Milinkovic-Savic. Festa Lazio in extremis

Serviva il guizzo del campione ed è arrivato sui titoli di coda. Sergej Milinkovic-Savic sale in cattedra dopo un primo tempo anonimo e con un destro preciso da fuori area consegna tre punti pesanti alla Lazio. Il club biancoceleste lo ha blindato, resistendo alle sirene insistenti di grandi club. «Settanta milioni offerti da Juve e Inter? Non faccio i nomi delle squadre, ma per lui era arrivata un'offerta molto alta», così il ds laziale Tare sul calciatore serbo.

Il campo del Chievo si rivela terra di conquista per i laziali, anche se la vittoria non arrivava dal 2014 (ma i clivensi hanno sconfitto in casa solo due volte su 16 i romani). La Lazio si rimette in carreggiata dopo l'inciampo casalingo con l'euforica neopromossa Spal. Restano tanti i problemi da risolvere (qualche amnesia di troppo in difesa, con Strakosha chiamato agli straordinari soprattutto nel primo tempo, un Lucas Leiva ancora da rodare nella regia del centrocampo, un attacco da rinforzare per non far predicare nel deserto il solito Immobile, che ieri ha anche fallito clamorosamente il raddoppio prima della magia di Milinkovic-Savic).

Non sarà la notte magica del 13 agosto, quando la Lazio mise al tappeto all'Olimpico la Juve prendendosi il primo trofeo della stagione, ma con un pizzico di cinismo e le perle dei propri fuoriclasse i biancocelesti si assicurano il successo che rasserena l'ambiente prima della sosta. Urgono due acquisti da qui al 31 agosto (l'allarme continua a lanciarlo anche Inzaghi che chiede un sostituto di Keita e un altro difensore) se i biancocelesti vogliono restare attaccate alle big.

C'è da risolvere al più presto il caso del senegalese: l'Inter è ancora in pressing e potrebbe aggiudicarselo con un prestito biennale oneroso da 20 milioni e obbligo di riscatto, offrendo un quinquennale da 3,5 a stagione al calciatore, Tare dice che le parti sono ancora lontane (la Lazio vuole 30 milioni) e che il Monaco si è rifatto sotto per il senegalese. Paletta potrebbe invece essere il rinforzo per la difesa: c'è l'accordo con il Milan, non con il calciatore.

Intanto la classifica si muove. Il Chievo si rivela squadra quadrata, ben disposta in campo dall'ottimo Maran (che si affida agli uomini vittoriosi nella prima a Udine) e guidata da un ispiratissimo Castro, pure pericoloso sotto porta. Inzaghi decide di riproporre l'undici della notte di Supercoppa, ma gli equilibri non sono sempre perfetti. Meglio la Lazio con Lukaku e Caicedo in campo, con Immobile che torna al gol con i veneti dopo sei partite (con il Chievo segnò la sua prima doppietta in A nel dicembre 2013) e Milinkovic-Savic che regala due giocate deliziose per i compagni, poi si inventa il tiro che spacca l'equilibrio della gara.

Il gol di Pucciarelli aveva rimesso in gara i veneti, che comunque hanno dimostrato di poter giocarsi con tranquillità un'altra permanenza tra i grandi del calcio italiano.

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