Europei 2016

Più Croazia che Italia: a San Siro finisce 1-1

A Milano solo un pareggio tra le due squadre in testa al gruppo H

Più Croazia che Italia: a San Siro finisce 1-1

Paura e sgomento: è quanto hanno provato parte dei 63mila spettatori presenti a San Siro per assistere ad Italia-Croazia, quando i tifosi ospiti hanno tenuto in scacco l'intero stadio con un fitto lancio di fumogeni e petardi che hanno costretto l'arbitro per ben due volte nel primo e nel secondo tempo a sospendere la partita. Come riescano ad entrare simili ordigni, nonostante tutti i controlli presenti all'ingresso, resta sempre un mistero.

Paura a parte, l'Italia non va oltre l'1-1 in casa contro la Croazia con le due squadre a segno a distanza di cinque minuti l'una dall'altra prima con Candreva e poi con Perisic. Un risultato che consente agli azzurri e ai croati di confermarsi al comando del gruppo H con 10 punti, davanti alla Norvegia con 9. Primo pareggio per Conte dopo quattro vittorie di fila, ma al primo avversario di un certo livello sono apparsi tutti i limiti di una squadra ancora alla ricerca di una precisa identità. L'ex ct della Nazionale avrà ancora molto da lavorare per presentare un undici realmente competitivo fra due anni in Francia. Conte conferma Ciro Immobile e Simone Zaza in attacco. In difesa c'è Damian al fianco di Ranocchia e Chiellini, a centrocampo De Sciglio a destra con Candreva, De Rossi, Marchisio e Pasqual. Nella Croazia occhi puntati sui talentassi Modric e Rakitic a centrocampo, al centro dell'attacco il bomber Mandzukic. Serata fresca, il terreno di gioco di San Siro sembra in ottime condizioni nonostante la pioggia dei giorni scorsi.

Primo tempo con un evidente predominio della Croazia a centrocampo, mentre l'Italia si affida per lo più ai lanci lunghi. La maggior qualità in mezzo al campo mette più volte in difficoltà la difesa azzurra. Croazia che si fa vedere già al 5' con Rakitic da fuori area, Buffon devia in angolo. Sul tiro dalla bandierina, si accende una mischia in area con Mandzukic che tira su Buffon sulla cui respinta Vida da due passi spara alto. All'8' ci prova ancora Modric da fuori area, Buffon questa volta blocca. Al primo vero affondo però è l'Italia a passare: Zaza lavora un ottimo pallone al limite dell'area, serve Candreva al limite che con un destro forte e preciso fulmina Subisci alla sua destra. Al gol azzurro esplode San Siro, con le tribune che tremano per il frastuono. Primo centro in nazionale per Candreva. Una gioia che dura poco, al 15' infatti la Croazia pareggia con Perisic, sul cui destro dal lato destro dell'area però Buffon non è esente da colpe visto che la palla gli passa proprio sotto il corpo. Dopo il gol c'è un fitto lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi croati, con l'arbitro Kuipers che ritarda di qualche minuto la ripresa del gioco. Al 27' che un doppio cambio: nella Croazia entra Kovacic al posto di Modric infortunato. Conte manda invece in campo Soriano, al posto di Pasqual anche lui vittima di un problema fisico. Tatticamente, De Sciglio si sposta a sinistra e Candreva si abbassa invece sulla fascia destra con il neoentrato in mediana. Prima dell'intervallo, Croazia ancora pericolosa con Mandzukic che va a contestare l'uscita di Buffon su cross del solito Perisic, la palla arriva a Olic che calcia ma trova sulla linea Ranocchia per il salvataggio provvidenziale.

Al rientro in campo, l'Italia si schiera con una difesa a quattro con Darmian che scala a terzino destro e De Sciglio che arretra sulla sinistra. In mezzo è Marchisio ad allargarsi come esterno sinistro. Il primo tentativo è degli azzurri con Zaza che impegna Subasic con un sinistro potente ma centrale da fuori area. Replica croata con una deviazione fortuita di Kovacic da centro area su un tentativo di rinvio di Darmian, ma Buffon è attento e para. Conte cambia ancora, manda in campo El Shaarawy al posto di un impalpabile Immobile e di fatto schiera un 4-4-1-1 con il Faraone e Candreva larghi e Marchisio a sostegno di Zaza punta centrale. Il predominio croato a centrocampo è però costante, l'Italia di fatto non riesce ad uscire dalla sua metà campo. Per trovare nuove soluzioni, il ct azzurro butta nella mischia Pellè al posto di Zaza. Al 20' si vede finalmente l'Italia, con El Shaarawy che da sinistra si accentra e prova il destro da fuori area di poco alto. Esattamente come nel primo tempo, intorno alla mezzora dal settore dei tifosi ospiti nel terzo anello sono partiti dei fumogeni e dei petardi atterrati sul campo e che hanno costretto l'arbitro Kuipers a fermare il gioco. Una fitta coltre di fumo cala sul terreno di gioco, dopo una decina di minuti il gioco può finalmente riprendere. Sono proprio gli azzurri a ripartire meglio, con un El Shaarawy che sulla sinistra mette in crisi in un paio di circostanze la difesa croata. Al 41' Croazia pericolosissima: Marchisio perde palla a centrocampo, Rakitic serve Perisic tutto solo davanti a Buffon ma per nostra fortuna il suo diagonale esce di un soffio a lato.

E' l'ultimo lampo di una partita, che purtroppo verrà ricordata più per quanto accaduto sugli spalti che per quello che si è visto in campo.

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