Torino Il piemontese Pochettino contro la Juventus. Squadra per la quale tifava da ragazzino, ma che oggi cercherà quanto meno di spaventare per poi affondare nel match di ritorno. «Non possiamo confrontarci con loro: hanno vinto tutto e fatto due finali di Champions in tre anni. Noi siamo giovani, stiamo costruendo le nostre strutture. È impossibile fare un paragone: vogliamo diventare competitivi quanto loro, però». Sfida lanciata per il futuro, ma ovviamente anche per il presente. Senza timori reverenziali, al di là della facciata. «Juve penalizzata dalle assenze? Chi manca è importante, ma la rosa bianconera è eccezionale». E se nei giorni scorsi si era quasi augurato che Dybala potesse recuperare, appurato che la Joya rimarrà a guardare ne tesse comunque le lodi: «Grandissimo giocatore: fa parte di quella categoria cui appartengono Messi, Cristiano Ronaldo o Neymar, calciatori che danno la possibilità alla squadra di avere diverse alternative. La Juve cambia, quando non c'è lui, ma non mettiamo in dubbio la qualità di chi va in campo». Politicamente correttissimo, ecco: «Saremo coraggiosi, con il massimo rispetto nei confronti dell'avversario. È un gioco che vogliamo goderci al massimo: ho sempre sognato di giocare la Champions. Abbiamo passato il turno come capolista del gruppo e ce la giocheremo».
In copertina, ovviamente, Hurricane Keane. «La Juve ha subìto un solo gol nelle ultime sedici partite? Hanno una difesa fantastica e un grande come Buffon in porta, ma noi davanti sappiamo far male.
Chiellini lo ricordo bene: lo ebbi di fronte nella mia prima partita in nazionale e mi diede il benvenuto nel calcio internazionale con un intervento molto duro dopo cinque minuti. Grandissimo difensore, così come Higuain è un attaccante che segna tantissimo: vedremo chi avrà la meglio».
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