
Sarà anche vero che le vittorie prima di contarle bisogna pesarle, ma le 100 di Tadej Pogacar sono pesantissime di loro, e per non sbagliarsi lo sloveno sceglie di centrare l'ambito traguardo con tanto di maglia iridata sulle strade del Tour, che è ormai sembra essere un enorme terrazzo di casa sua. A soli 26 anni, il marziano sloveno centra la cifra tonda e aggiorna la sua contabilità: nove classiche, tre giri di Francia e uno d'Italia, un mondiale, così tanto per gradire. Così come è ad alto gradimento la quarta tappa di questa Grande Boucle che prosegue nel solco dello spettacolo.
Anche a Rouen è puro spettacolo. Pogacar ci mette del suo, Van der Poel e Vingegaard si accodano, esattamente come due giorni prima. I tre tenori non steccano e la musica che si eleva è di assoluto splendore. "Vincere al Tour è incredibile, soprattutto con questa maglia. Almeida ha fatto un lavoro straordinario, nel finale ero al limite, spero lo fossero anche gli altri. Questo è il ciclismo che amo, avere tanti rivali così forti è bellissimo", dice un Pogacar entusiasta, prima di indossare nuovamente la maglia a pois dei grimpeur, il marziano.
Hanno un altro colpo di pedale Tadej, Mathieu e Jonas, fatica Roglic che continua a perdere le ruote, mentre Evenepoel sembra ancora ingolfato. Può risollevarsi oggi nella piatta crono nel Calvados, dove è il favorito unico, ma non è detto, visto come vanno quei due là: Tadej e Jonas oggi non vorranno certamente concedergli spazio. Evenepoel, però, deve provare a fare il grande colpo.
A proposito di colpo, grande paura prima dell'arrivo di Rouen.
Un giovane di 21 anni con problemi psichici è stato fermato dopo aver minacciato il pubblico e tentato di accoltellare un poliziotto: per immobilizzarlo un agente lo ha leggermente ferito alla gamba con un colpo di pistola.