Prandelli amaro: "Ho perso tanti amici. Il calcio passi in secondo piano"

Prandelli ha parlato della pandemia da coronavirus che sta mettendo in ginocchio l'Italia: "Niente sarà più come prima, cambierà inevitabilmente la scala dei valori e scopriremo il vero senso dalla vita"

Prandelli amaro: "Ho perso tanti amici. Il calcio passi in secondo piano"

Cesare Prandelli è un allenatore di calcio, originario di Orzinuovi in provincia di Brescia, una delle province più colpite dalla pandemia da coronavirus. Il 62enne ex tecnico di Fiorentina, Parma, Genoa ed ex commissario tecnico della nazionale italiana ha rilasciato un'intervista significativa al Giornale di Brescia parlando di questo virus che sta facendo tantissime vittime in Italia e soprattutto proprio a Brescia e Bergamo: "Attualmente sono a Firenze, ma fino a due giorni prima che scoppiasse il tutto ero ad Orzinuovi e se non avessi avuto due appuntamenti in Toscana, da dove poi non ho più potuto muovermi per i giusti divieti che sono stati imposti dal Governo, probabilmente sarei ancora nel mio paese d’origine".

Prandelli ha poi continuato della situazione del suo paese natale: "Orzinuovi è sempre dentro di me. Non ho sottomano i dati ufficiali, ma i beni informati mi hanno detto che in paese ci sono stati già 90 morti quando di solito ce ne sono un centinaio in tutto l’anno. Mi hanno parlato di ben 13 funerali in un giorno solo. Alla Protezione Civile ho parenti che sono risultati positivi, uno è un medico". L'ex allenatore della Fiorentina ha poi raccontato il dramma di aver perso tanti amici e persone care in queste settimane difficili per l'Italia intera: "Ho perso tanti amici in questi giorni, gente che ha fatto parte della mia vita in modo importante. Il calcio deve passare in secondo piano. In questo momento non si può e non si deve parlare di partite o quant’altro. Questa è l’ora degli investimenti sulla ricerca, sugli ospedali, sulle scuole, sulla natura".

L'ex ct della nazionale italiana ha spiegato come si svolge la sua giornata, soprattutto dalle 18 fino a sera, che è forse il momento più duro: "Dalle 18 fino a quando si va dormire, però, in casa mia la televisione è accesa per seguire telegiornali e trasmissioni sul Covid-19. Sempre in attesa di buone notizie, come quelle che mi sono arrivate negli ultimissimi giorni da Orzinuovi dove sembra che contagi e morti siano in diminuzione".

Prandelli ha poi chiuso con un messaggio toccante ammettendo come le priorità di tutti cambieranno per forza di cose dopo questa pandemia che ha messo tutti in ginocchio: "Questa è la terza guerra mondiale, nel dramma delle morti c’è poi l’enorme tristezza di non poter nemmeno più celebrare i funerali come andrebbero fatti. Niente sarà più come prima, cambierà inevitabilmente la scala dei valori e scopriremo il vero senso dalla vita.

Brescia sta vivendo un dramma, ma noi bresciani non molliamo mai. Potremo avere tanti difetti, tra i pregi c’è però il temperamento: con quello, rimanendo coesi e rispettando le regole riusciremo a vincere questa durissima partita".

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