Ci sono calciatori gay? Potremmo rispondere così: e se anche fosse, chi se ne frega? Il problema, però, è un altro, quello dell'omofobia, cioè un problema culturale. Non accettare l'esistenza dell'omosessualità. Dell'argomento parlano, in un libro "Il campione innamorato. Giochi proibiti dello sport", Alessandro Cecchi Paone e Flavio Pagano. Il ct della Nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli, ne ha scritto la prefazione: "L’omofobia è razzismo, è indispensabile fare un passo ulteriore per tutelare tutti gli aspetti dell’autodeterminazione degli individui, sportivi compresi".
"Nel mondo del calcio e dello sport - continua il ct - resiste ancora il tabù" nei confronti dell’omosessualità. Ma ognuno deve vivere liberamente se stesso, i propri desideri e i propri sentimenti. Dobbiamo tutti impegnarci per una cultura dello sport che rispetti l’individuo in ogni manifestazione della sua verità e della sua libertà".
Il libro affronta la storia dello sport mondiale attraverso il mondo privato e segreto dei grandi campioni del presente e del passato, sottolineando il legame (stretto) tra felicità e infelicità sentimentale e sessuale e successo o insuccesso sportivo. Decine e decine di vicende olimpioniche, europee e italiane, la maggior parte delle quali sconosciute o distorte, di campioni e campionesse che hanno vissuto bene o male il loro essere omo e bisessuali, ermafroditi o transessuali, anche a causa di doping forzato.
Tutte le discipline sportive sono rappresentate: dal tennis al pugilato, dal nuoto ai tuffi, dal rugby al ciclismo, dall’atletica
al pugilato. Per l’Italia al centro c'è il calcio. E per gli autori del libro molto presto arriveranno degli "svelamenti". Tanto che, dice ancora Prandelli, "magari presto qualche calciatore farà coming out".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.