A volte ci prendono. Altre meno. Di sicuro ci provano. E siccome il giochino appassiona e periodicamente contagia grandi e (non troppo) piccini, tanto vale provarci. Con l'Italia peraltro già qualificata per i Mondiali e mal di pancia più o meno ben nascosti da parte degli interessati, il valzer delle panchine nell'anno che verrà è già cominciato e in Inghilterra, dove scommettono anche su quanti colpi di tosse potrebbe fare la Regina in caso di influenza, non si sono lasciati sfuggire l'occasione. Così, stando a Stanleybet, l'attuale ct azzurro diventerà allenatore della Juventus dopo l'avventura brasiliana: addirittura la quota che lo ipotizza erede di Conte risulta stracciata (1.35), in pratica parificandola a uno scontatissimo incontro di campionato tipo prima contro ultima in classifica. È poi vero che le sorprese sono sempre dietro l'angolo e che le stesse rappresentano anche il fascino del calcio, però trattasi già di un indizio che va di pari passo con altre mezze situazioni verificatesi finora e che prendono spunto per esempio da certi contrasti tra Conte e la dirigenza bianconera: sopiti e a volte stentatamente nascosti, certo non dimenticati del tutto nonostante un contratto in scadenza nel 2015. «Basta e avanza quello che ho», aveva per esempio detto poche settimane fa il tecnico leccese alla vigilia della sfida contro l'Inter quando gli venne chiesto se un giorno avrebbe accettato di guidare i nerazzurri: lapsus freudiano o no - che va comunque di pari passo con affermazioni ben più dirette e circostanziate, rivolte a Marotta, circa l'effettiva forza della sua squadra - anche i sassi sanno che Conte è attratto da un'esperienza in Premier League. Dove per esempio Arsenal e Liverpool potrebbero essere piazze gradite e interessate, così come possono non essere semplici rumours quelli che lo vorrebbero nel mirino del Real Madrid nel caso in cui Ancelotti fallisse.
Quanto a Prandelli in orbita Juve, non è certo voce nuova e anzi le parti sono già state vicine più volte: prima o poi il matrimonio si farà e non ci sarà di che stupirsi, anche se Chiellini stronca la previsione con un secco: «Roba da fantacalcio». «Perché no?», ha invece chiosato nei giorni scorsi Marchisio senza per questo temere di mancare di rispetto nei confronti di Conte. Il perché no potrebbe insomma diventare un perché sì senza urtare la suscettibilità di alcuno: quote alla mano, il maggiore indiziato a prenderne il posto in azzurro sarebbe oggi Max Allegri (3.75), in scadenza con il Milan - nonché con l'ombra di Inzaghi sulle spalle, se non arriveranno in fretta i risultati - e stanco di essere sempre sull'ottovolante in balia della paturnie di Balotelli e delle pretese tattiche del suo presidente. I pretendenti per l'azzurro comunque non mancano: Zaccheroni viene offerto a 5, Mancini a 5.50, Guidolin a 7 e Spalletti a 7.50. Poi, volendo esagerare, ci sono anche Conte e Ancelloti (18), Ranieri e Capello (20) e via ancora fino a Trapattoni (75), Cannavaro e Lippi (100).
Tanto, se non tutto, gira comunque intorno a quel che farà Prandelli, parecchio apprezzato anche dal Diavolo che infatti viene dato a 5.50, mentre poco più dietro sussiste addirittura l'ipotesi Inter (8.25): fuochi d'artificio o no, qualcosa succederà.
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