Prandelli lancia la doppia cresta «Tandem perfetto»

L'Italia alza la cresta. E anche Cesare Prandelli si iscrive al partito dei «simpatizzanti» della speciale pettinatura, di cui Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy sono modelli imitatissimi. Nel balletto degli attaccanti in azzurro, il ct sembra aver trovato la coppia «multietnica» del futuro nei due milanisti. «Vincere il Mondiale con loro e farmi una pettinatura a cresta anche io? Pur di vincere, me la farei anche doppia...», scherza Prandelli. Facile ironizzare dicendo che ha in «testa» un sogno bizzarro, ma il fatto che SuperMario e il Faraone vestano ora anche la stessa maglia di club non può che dare garanzie al ct.
Domani ad Amsterdam, in casa degli olandesi (molti Orange del passato hanno reso stellare il Milan degli anni '80 e '90), secondo test per il duo della «cresta» dopo l'esordio positivo a metà di novembre con la Francia, con il gol di El Shaarawy reso inutile dalla rimonta dei galletti di Deschamps. «Avevo già pensato a questo tandem ad agosto, con i transalpini abbiamo poi visto le loro potenzialità - sottolinea Prandelli -. Considerato il poco tempo che abbiamo per lavorare a Coverciano, è un vantaggio meraviglioso che certe coppie che sono utili anche in Nazionale poi si ritrovino anche nel club. Non è ancora tempo di scelte definitive, ma un pensierino lo stiamo facendo...».
Il ritorno a Milano, sponda rossonera, di SuperMario ha lasciato già una traccia: i due gol all'Udinese che hanno allungato la serie positiva del Milan. «Sono contento che sia tornato in Italia, è più sorridente, disponibile, forse ha ritrovato serenità e motivazioni dopo che negli ultimi tempi soffriva certe situazioni - dice ancora il ct -. E poi ora possiamo controllarlo meglio, in tutti i sensi, visto che è a Milano... Balotelli è un predestinato ed è personaggio anche al di là del calcio. Noi siamo obbligati comunque a crederci anche se ora per forza di cose deve far parlare solo il campo come è accaduto domenica sera. È questo che ci siamo detti nelle ultime telefonate».
Qualcuno ricorda la definizione «mela marcia» di Berlusconi, frase poi corretta dal presidente rossonero. «Per quanto ho visto io e per quanto è accaduto in Nazionale, Mario con noi si è sempre comportato bene, non ha mai creato imbarazzi - sottolinea Prandelli -. Forse non è l'unico, ma di sicuro è uno di quei talenti che arrivano ogni tanto, quindi dobbiamo fare qualcosa in più per aiutarlo e farlo diventare il giocatore che tutti sogniamo».
La Juve perde intanto uno dei suoi convocati (erano 6 contro i 5 del Milan): Giovinco è stato rimandato a casa dai medici della Nazionale dopo la forte contusione alla coscia destra riportata a Verona.

E sulla corsa scudetto il ct dice: «I bianconeri hanno le potenzialità per continuare ad essere i favoriti, ma il Napoli sta dimostrando grande maturità ed è consapevole della propria forza. Sarà un duello interessante».

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