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Pronta la stangata per Higuain: 4 turni e Sarri paga i titolarissimi

Lo stress nella squadra che veste il ruolo di anti-Juve è aumentato

Pronta la stangata per Higuain: 4 turni e Sarri paga i titolarissimi

Quel «macigno psicologico» invocato da Sarri alla vigilia si è abbattuto sul Napoli a Udine. Un crollo verticale, più a livello nervoso che tecnico, inevitabile per chi è costretto a inseguire una squadra che viaggia a ritmi impressionanti. Le aspettative sul Napoli, secondo in classifica ma mai così vicino al sogno, sono cresciute in maniera esponenziale. Lo stress nella squadra che veste il ruolo di anti-Juve è aumentato come la pressione e il «rumore» dei nemici. E la doppia espulsione di Sarri e Higuain nel pomeriggio di Udine è la chiave del rovescio, figlio di una tensione che aveva già superato i livelli di guardia (non a caso nelle ultime tre giornate erano raddoppiati i cartellini gialli per gli azzurri). Il tecnico, nella pancia della «Dacia Arena», si è subito assunto la colpa. Le espulsioni di Sarri in stagione cominciano a essere tante (domenica la quarta) e il cattivo esempio dell'allenatore ha finito per condizionare il clima della gara, con il rosso a Higuain e la sua reazione isterica. Sarri inizia a essere sotto accusa anche per la gestione degli ultimi due mesi di campionato: in pratica il Napoli campione d'inverno, brioso, bello e spensierato ha cominciato ad arrancare nella sfida con il Carpi, risolta solo da un rigore di Higuain. Poi la supersfida di Torino persa per sfortuna sui titoli di coda, ma che il Napoli non aveva cercato di vincere, il sorpasso in classifica dei bianconeri e la rincorsa da inseguitrice diventata affannosa, con un gioco meno divertente e una maggiore fatica a far gol. Colpa forse di un turnover mai attuato che ha finito per logorare fisicamente e mentalmente i titolarissimi, alcuni dei quali (Ghoulam e Hamsik in primis) erano reduci da due partite intere con le proprie nazionali.

In più la mancanza di adeguate alternative tattiche che permettesse di utilizzare altri elementi (vedi Gabbiadini).E poi c'è l'affaire-Higuain, che oggi conoscerà il suo amaro destino in questo finale di stagione: la reazione scomposta di Udine gli costerà quattro turni di stop e quindi anche la sfida con la Roma, a meno di sconti della Corte sportiva d'appello. Higuain paga caro pochi minuti di follia e deve anche ringraziare l'arbitro Irrati, che nel referto consegnato al giudice non fa cenno a «condotte violente», ma «solo» ad espressioni irriguardose e ingiuriose. Ripetute, però, perché pronunciate quando il direttore di gara gli ha sventolato il cartellino rosso e, subito dopo, mentre gli «appoggiava le mani sul petto esercitando una lieve pressione». In più un'ammenda di poche migliaia di euro che ha punito il tentativo di farsi giustizia con Felipe prima di abbandonare il campo. Insomma un Pipita mai così esposto nella sua fragilità emotiva.La matematica non dà per spacciato il Napoli, la storia racconta di rimonte eccezionali nelle ultime sette giornate (vedi il -7 recuperato dal Milan sulla Lazio nel 1998-99 o il -6 ribaltato dai biancocelesti sulla Juve la stagione successiva).

Ma senza Higuain nelle gare con Verona, Inter, Bologna e Roma la musica cambia e non poco.

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