Il Sachsenring si conferma seconda casa, come l'America, di Marc Marquez. Quarta pole di fila in Germania nella classe motogp, una pista dove lo spagnolo vince dal 2010 (125, moto2 e Motogp) e dove oggi scatterà a caccia del quarto successo di fila. Nulla di nuovo, dunque, nemmeno la solita prepotente risalita di Valentino Rossi, dopo il solito venerdì farcito di difficoltà varie. Il dottore conquista la prima fila, terzo dietro al succhiaruote Barbera che sfrutta la scia di Marquez nel primo tentativo per staccare il secondo tempo. Marquez teme Rossi: "È vicino", ma è un modo di nascondersi, una piccola bugia perché sa che ha i mezzi per fare il vuoto. Vale dice che "gli basta il podio, recuperare punti su Lorenzo e allungare su Pedrosa". Ma l'obiettivo più che altro è Jorge. O meglio la controfigura del maiorchino che in Germania sta vivendo una sorta di crisi esistenziale, che si era già manifestata nell'ultimo gran premio in Olanda. Ma al Sachsenring va anche peggio con Lorenzo addirittura obbligato a passare per la prima volta in carriera dalle forche caudine della Q1, dopo il disastro nelle prove libere.
Lo stato d'ansia e nervosismo del campione del mondo in carica è confermato dall'agitazione nel salire in sella con i meccanici ancora intenti a ultimare le ultime modifiche. Una fretta che non porta da nessuna parte, anzi Lorenzo cade nel Q1, lo passa per il rotto della cuffia, pochi millesimi. E poi ricade nel Q2, nel giro di cinque minuti due volte a terra. Senza danni fisici evidenti, ma forse è peggio il tarlo dell'insicurezza che si insinua nella testa. Oggi partirà dall'undicesima piazza, al fianco di un altro fantasma, Pedrosa decimo. E soprattutto per Jorge oggi è attesa altra acqua, che lui non ama come ha ampiamente dimostrato in Olanda, e la Germania potrebbe essere l'inizio della fine del suo regno e abdicare a metà stagione significherebbe di fatto salutare in anticipo e nel peggiore dei modi la Yamaha. Destinazione Ducati, dove ieri ha fatto meglio la GP14, quella di Barbera, ma anche Petrucci (4°) rispetto alle ufficiali di Dovizioso (7°) e Iannone (9°). E non è la prima volta. Meglio concentrarsi sul presente, già complicato, per Lorenzo.
Griglia di partenza MotoGP: 1. Marquez (Spa-Honda) 1'21.160; 2. Barbera (Spa-Ducati) +0.412; 3. Rossi (Ita-Yamaha) +0.506; 4. Petrucci (Ita-Ducati) +0.506; 7. Dovizioso (Ita-Ducati) +0.698; 9. Iannone (ItaDucati) +0.730; 10. Pedrosa (Spa-Honda) +0.732; Lorenzo (Spa-Yamaha) +0.928.
In Moto2 pole di Nakagami, quarto Corsi e quinto Morbidelli In moto3 pole di Bastianini davanti a Locatelli.
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