Basta un tempo all'Atalanta per risolvere la pratica Young Boys, ma lo fa con il minimo sforzo, senza ripetere l'intensità di Villarreal. Certo, Gasperini non corre rischi, se non per un siluro di Martin sopra la traversa al 91', ma proprio l'interpretazione della partita costringe i bergamaschi a stare in campana fino in fondo. Alla fine risolve la coppia Zapata-Pessina sfruttando una dormita di Lauper, fino a quel momento colonna della difesa svizzera, ma forse contro questo Young Boys rinunciatario e prudente bisognava e si poteva fare di più. La sostanza comunque dice che anche quest'anno la campagna europea della Dea comincia con le credenziali giuste.
Bergamo finalmente si può godere la sua Champions, inseguita, conquistata, giocata anche da protagonista per due anni, ma prima lontano da casa (a San Siro) e poi a porte chiuse. Adesso finalmente si può toccare con mano il gioiello incredibile, anche se i posti ancora limitati e l'avversario non certo di grande tradizione non danno il giusto sapore all'appuntamento. Avversario senza blasone europeo, ma che si presenta al Gewiss da capolista del girone, dopo l'impresa di Berna contro il Manchester United. E gli svizzeri nei primi 45' si dimostrano più che degni del loro primato, imbrigliando la Dea in una ragnatela da cui i bergamaschi riescono ad uscire poche volte in tutto il primo tempo: al 17' con un'autogol di Lauper, procurato da una punizione di Malinovskyi, ma anche da una deviazione in fuorigioco di Toloi che ne causa l'annullamento, e al 44' con Pessina solo a due metri dal portiere, pescato benissimo da Toloi ma talmente sorpreso da appoggiare a Van Ballmoos una palla totalmente innocua.
Gli svizzeri, più che con Ngamaleu e Siebatcheu, i killer dello United, impensieriscono con il velocista Elia, ma la difesa nerazzurra e anche un gran recupero di Malinovskyi riescono a neutralizzarlo. L'Atalanta, che perde Gosens per stiramento dopo 8 minuti, deve cambiare rapidamente le carte e Gasp capisce subito che la partita è tutt'altro che semplice. Nella ripresa però i bergamaschi cambiano ritmo, mentre lo Young Boys non passa più la metà campo, difende con attenzione ma non fa che ritardare il gol atalantino.
Al 61' è Van Ballmoos a strozzare l'urlo del tifo nerazzurro respingendo alla grandissima un diagonale di Zappacosta, ma al 68' Pessina si fa perdonare la dormita del primo tempo insaccando un passaggio di Zapata, che beffa un ingenuo Lauper sul filo della linea di fondo campo. E adesso è l'Atalanta che si presenterà a Manchester da capolista.
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