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Marcel rilancia il Paese che va veloce

Marcell Jacobs, jet d'Italia, ci ha fatto sentire ancora una volta l'inno e con lui Nicolò Martinenghi, il missile delle rane veloci e Margherita Panziera, regina delle siluranti del dorso

Marcel rilancia il Paese che va veloce

Marcell Jacobs, jet d'Italia, ci ha fatto sentire ancora una volta l'inno e con lui Nicolò Martinenghi, il missile delle rane veloci e Margherita Panziera, regina delle siluranti del dorso. Senza dimenticare Elena Bertocchi campionessa di emozioni con i suoi tuffi. Eppoi giornata di tante belle facce d'Italia sul podio, comprese quelle di Matteo Giupponi e Yeman Crippa che, agli squilli romani del nuoto nostrano, hanno risposto con il primo rullio di tamburi dagli europei di Monaco. Difficile paragonare le medaglie del nuoto con quelle dell'atletica: due mondi un po' diversi, molto più complicato quello dell'atletica, si tratti anche di Europa. Jacobs ha ritrovato un trono ricordando di essere un leader. Il nuoto attendeva l'ennesimo ruggito del suo re Leone, al secolo Greg Paltrinieri, ma Romanchuk l'ucraino di tutte le sfide ha scoperto il suo fiato corto. Greg è campione del mondo, campione di tutte le traversate difficili ma ogni tanto anche il suo motore perde qualche giro e magari una medaglia d'oro che il pubblico romano gli ha chiesto fino all'ultimo. Non c'è sconfitta per un leader, al massimo un inchino ad un avversario che si è dimostrato più forte. Paltrinieri ha ricominciato ad essere leader già dai Giochi di Tokyo, ce lo ha ricordato ai mondiali di Budapest, non ha smesso i panni a Roma dove l'Italia new generation ha ricordato che siamo terra di grandi faticatori ma pure di gente veloce, in pista o piscina. C'era Fede Pellegrini, ora ci sono gli altri. Nicolò Martinenghi, come Benny Pilato e la Panziera, gli staffettisti della 4x100 sl e tutti gli altri, hanno regalato il brivido dell'andar veloce, il tutto e subito. Sembra un gioco di testimone fra gli sprinter dell'atletica che a Tokyo hanno sventolato colore e sapore dell'oro, e agli Europei hanno piazzato Jacobs, Ali e la Dosso nelle finali dei 100, e i ragazzi del nuoto che riempiono gli occhi con le loro medaglie. E Paltrinieri, che ai mondiali si è messo al collo l'oro dei 1500 e stavolta l'argento, insegna che oggi sei il migliore, domani un po' meno. Ma l'importante è non mollare.

Jacobs e Paltrinieri conoscono l'arte.

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