Marcello Di Dio
Roma La Lazio ha un conto aperto con il Var. E il giorno dopo la gara con il Torino, la rabbia in casa biancoceleste stenta a placarsi. Un rigore apparso evidente in favore della squadra di Inzaghi non concesso, la follia di Immobile che, in preda alla frustrazione, colpisce un avversario a palla lontana e viene espulso dall'arbitro Giacomelli, con l'ausilio della video assistenza.
Il post Lazio-Torino è come una pentola in ebollizione: dalla notizia che Lotito sarebbe intenzionato a ritirare la squadra dal campionato alla smentita del responsabile della comunicazione biancoceleste De Martino («una cialtronata»), ai pensieri strani di Arturo Diaconale, portavoce del club: «Uno con la Roma, uno con la Fiorentina, uno con la Samp, addirittura doppio con il Torino. Quando gli errori contro di noi diventano una catena continua, scatta il diritto di sospetto. E comunque i tifosi ci hanno chiesto un atto forte, magari proprio il ritiro della squadra». Il ds biancoceleste Tare, subito dopo la gara, era già stato durissimo: «Vogliamo chiarezza e rispetto, non si può non dare quel rigore. Burdisso ha detto a Giacomelli di non aver subito nulla da Immobile ma non l'ha voluto sentire». Frase confermata anche dal centrocampista di casa Parolo, ma non dal difensore del Torino. «Mai detta una cosa del genere all'arbitro e a chi dice che dovevo essere ammonito, rispondo che non ho fatto nessuna scenata», così Burdisso.
E mentre alcuni delegati arbitrali spagnoli hanno fatto un paio di blitz in Italia per apprendere il funzionamento della nuova tecnologia in vista dell'applicazione in Liga il prossimo anno, il quotidiano As ha tuonato contro l'arbitro Giacomelli: «Da un rigore a
favore ad un'espulsione contro!». E in Francia l'Equipe ha scritto: «Immobile espulso grazie alla regia video del Var, ma poco prima c'era un rigore a suo favore». In ogni caso non una bella figura a livello internazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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