Razzismo, il tifoso del City si difende: "Non stavo facendo il gesto della scimmia"

Anthony Burke, tifoso del Manchester City, si è voluto difendere dalle accuse di razzismo nei confronti di Fred: "Mi stavo solo mettendo le mani in tasca"

Razzismo, il tifoso del City si difende: "Non stavo facendo il gesto della scimmia"

Il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer ha avuto la meglio, per 2-1, sul del City di Pep Guardiola nel derby disputato sabato all'Etihad Stadium. Quello che ha fatto più notizia, però, non è stata la vittoria dei Red Devils sui più quotati cugini ma un episodio di razzismo che ha visto come protagonista al negativo un tifoso 41enne del City che ha mimato il gesto della scimmia al brasiliano Fred che si stava apprestando a battere un calcio d'angolo.

Il gesto è stato stigmatizzato da tutti i protagonisti con Solskjaer e Pep Guardiola che hanno preso le distanze da Anthony Burke, questo il nome del supporter del City che si è macchiato di questo brutto gesto. La squadra di casa ha tuonato affermando che prenderà provvedimenti seri nei confronti del 41enne che sarà bandito a vita dallo stadio: "Il City è a conoscenza di un video in circolazione sui social media che sembra mostrare un tifoso che fa gesti razzisti durante la partita con lo United. Il City applica una politica di tolleranza zero in materia di discriminazione di qualsiasi tipo e chiunque venga ritenuto colpevole di abusi razziali sarà bandito dal club a vita".

Anthony Burke è stato arrestato, ma si è sfogato spiegando come il suo non fosse assolutamente un gesto razzista nei confronti del calciatore dello United. Il tabloid inglese The Sun ha riportato le sue parole: "Ascoltate, sono solo un fott... razzista perché un fermo immagine mi fa sembrare così, ma io non sono razzista, mi stavo solo mettendo le mani in tasca. Pensate quello che volete, sono tutte ca..., io conosco la verità e ho già preso appuntamento per parlare con la polizia".

Burke è un ex soldato che ha servito in Irlanda del Nord con il Cheshire Regiment ha anche un'ex compagna che ai microfoni del Daily Mail ha affermato di aver ricevuto minacce di morte per quel gesto dell'ex marito: "Sono a pezzi, sono davvero sconvolta perché questo non è da lui, la sua famiglia è di colore. Continuo a guardare il filmato e non posso dire se l'abbia fatto davvero oppure no. Non gli ho parlato, ma è incredibile come si possa diventare famosi per la cosa sbagliata".

Il diretto interessato non se la sta passando bene dato che l'azienda per cui lavora come manager, la

Kier Group una società di ingegneria civile, l'ha sospeso aprendo un'inchiesta interna per capire se anche in passato Anthony si sia reso protagonista di episodi razzisti sul posto di lavoro.

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