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Razzismo, Zanardi gela Balotelli: "Quel ruolo se lo deve meritare"

Alex Zanardi commenta l'ipotesi di dare la fascia di capitano a Mario Balotelli: "Siamo diventati schiavi del politically correct. Le cose si devono meritare. E si deve saper gestire quel ruolo"

Razzismo, Zanardi gela Balotelli: "Quel ruolo se lo deve meritare"

Mario Balotelli capitano della Nazionale? Con un Paese che si appresta a vivere un'estate orfana dei Campionati del Mondo, il dibattito attorno agli azzurri si concentra sul ritorno dell'attaccante nei ranghi ora guidati da Mancini. E sulla possibilità che sia lui, anche viste le ultime dichiarazioni sul razzismo, a indossare la fascia da capitano in futuro. Potrebbbe essere un segnale, sostiene qualcuno.

Sulla questione si è già espresso Matteo Salvini, che lo ritiene non idoneo perché ancora non abbastanza umile. Ma anche da un campione come Alex Zanardi è arrivato uno stop. "È un tema un po’ complicato, siamo diventati schiavi del politically correct ma se questo è accaduto ci saranno delle ragioni - ha detto a Radio Capital -: io vivo la mia disabilità in modo disincantato, è una cosa che mi è accaduta ma l’ho superata. Ci sono invece persone che sono molto irritate, suscettibili ai termini, a ciò che gli si dice. Mario Balotelli ha un enorme talento ma è un ragazzo che ogni tanto non riesce a far di conto circa il rapporto con gli altri, a mettere tutto in bolla, come si dice. Magari si irrita per cose che vorrebbero essere complimenti e non si accorge di uno che gli rivolge una vera offesa".

L'idea del campione Zanardi è semplice: la fascia da capitano “deve essere una cosa indipendente dalla sua storia persona e quello che ha passato. Non può essere un premio per consolare le persone. Le cose non si rivendicano, si devono meritare. E si deve saper gestire quel ruolo". Insomma: Zanardi non si schiera col politicamente corretto di chi crede che la battaglia contro il razzismo di Balotelli sia sufficiente per assegnargli la guida della Nazionale. Il motivo? Certe battaglie "vanno fatte nei luoghi opportuni e non se la Nazionale lo sia. Dobbiamo interrogarci se possa prestarsi a una lotta certo importante, sulla quale dobbiamo ancora fare tanta strada.

Però in altre sedi".

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