Respinto. Come non gli capitava in campo. Michel Platini resta sospeso fino al 6 di gennaio. Sarebbe stato davvero strano che la corte di Losanna avesse accolto il ricorso del presidente dell'Uefa, il quale ha già scontato 64 dei 90 giorni di sospensione e gliene rimangono 26, comprese festività di fine anno. Dunque tre quarti della pena è stata già assorbita, restano gli spiccioli, le ore d'aria in attesa che il 16 o il 18 di dicembre il comitato etico si pronunci definitivamente sul caso. Definitivamente è un avverbio non corretto, infatti Michel Platini ricorrerà nuovamente in caso di sentenza negativa, pesante, dalla squalifica a tempo, sei, sette anni, fino alla radiazione, secondo i giustizieri di piazza. C'è chi scrive, come insiste ad esempio la Repubblica, di soldi neri e qui si dovrà chiarire se il fisco nulla sappia di quei soldi, cosa che per il momento non risulta, anzi risulterebbe il contrario ma non è il caso di infierire, la giustizia, quella sportiva per il momento, gioca le sue carte, non tutte scoperte. Ad esempio perché Blatter non ha presentato uguale ricorso ai signori inquilini dello Chateau de Bethusy, aristocratica sede del tribunale sportivo a Losanna? Perché lo svizzero astuto sa bene che il Tas non si abbassa a discutere de minimis, cioè di sospensioni provvisorie, ma va coinvolto in vicende più serie e drammatiche come la radiazione o simili. Dunque gli avvocati di Platini hanno sbagliato il bersaglio grosso e dovranno rifarsi dopo la sentenza del comitato etico.Platini non sarà comunque presente oggi a Parigi per il sorteggio della fase finale dei campionati europei, la funzione verrà officiata da Gianni Infantino, attuale segretario generale dell'Uefa. Ieri il comitato esecutivo della stessa Ufa è stato sollecitato a dire qualcosa, anche emettendo un sospiro, sulla vicenda che riguarda il presidente. Finora il politically correct ha prevalso, la prudenza dei don Abbondio di Nyon ha avuto la meglio su chi pensava a una presa di posizione netta, autorevole a tutela del presidente sotto accusa, ma nessuna voce si è alzata dai grandi del calcio, quelli del passato che potrebbero fiatare sulla vicenda, anche in senso negativo, di critica ma hanno paura della Fifa. E Platini ha capito che l'Uefa lo ha abbandonato nel momento del bisogno.Il francese vuole pulire la propria immagine, macchiata da questa vicenda. Potrebbe farlo con una conferenza stampa urbi et orbi e in questo avrebbe bisogno del supporto interno ed esterno, paradossalmente Joseph Blatter resta al di fuori di questa vicenda, lui ha dichiarato di essere duro e puro e che nessun comitato etico può destituirlo.
Non escluderei un colpo di scena, il ventisei di febbraio prossimo a Zurigo, con l'entrata in scena del colonello accolto con applausi scroscianti dal suo popolo di elettori, Africa, Asia, Sud America, forse qualcosa dell'Europa. La cronaca è questa, sembra fantastoria ma è roba che si mormora e si sussurra in tutti i cantoni. Che non sono quattro ma ventisei, quelli della Svizzera. Dunque, non sono affatto un gioco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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