A volte ritornano, è proprio il caso di dirlo. Un deja-vù in salsa madrilena. Carlo Ancelotti torna sulla panchina del Real a distanza di 6 anni dall'addio. Nel mezzo le esperienze in chiaroscuro al timone di Bayern Monaco, Napoli ed Everton e l'etichetta fastidiosa di allenatore in declino. Eppure Florentino Perez ha scelto di riaffidarsi a chi gli aveva portato nel 2014 la tanto agognata Decima. Un revival nostalgico che ha fatto il pieno di consensi all'interno della sofisticata tifoseria dei Blancos, rimasta legatissima a Carletto. La nomina del tecnico reggiano ha messo d'accordo anche tutte le anime del club, spazzando via il nome della bandiera madridista Raul caldeggiata da una parte dei soci, ma inviso a Florentino che in passato ebbe qualche frizione con il goleador spagnolo.
Ancelotti, che ieri pomeriggio ha risolto il contratto che lo legava all'Everton, ha firmato fino al 2024 e avrà uno stipendio da 7 milioni netti più bonus, decisamente più basso di quello che percepiva in Inghilterra. D'altronde al cuor non si comanda come testimonia il post sui social network pubblicato da Ancelotti per motivare l'addio ai Toffees: «Vorrei ringraziare l'Everton, i miei giocatori e i tifosi per avermi dato l'opportunità di gestire questo fantastico e storico club. Ho deciso di partire perché ho una nuova sfida con una squadra che è sempre stata nel mio cuore, il Real Madrid».
Nell'avventura 2.0 nella capitale iberica lo seguiranno, oltre al figlio Davide come vice, i fedelissimi Francesco Mauri e Simone Montanari. Nello staff sarà presente, in qualità di preparatore atletico, anche Antonio Pintus, reduce dal biennio interista al fianco di Conte e che aveva già lavorato in maniera trionfale a Madrid durante la prima gestione Zidane. Al Sergente, come l'ha ribattezzato la stampa spagnola, spetterà il compito di stoppare l'emorragia di infortuni muscolari (ben 35) che ha colpito i calciatori del Madrid nell'ultima stagione. Ancelotti con Florentino Perez ha già discusso delle strategie di mercato: si attende solo l'annuncio ufficiale per il rinnovo fino al 2024 dell'esterno destro Lucas Vazquez, mentre Sergio Ramos potrebbe restare. Nei giorni scorsi il capitano del Real non aveva trovato l'accordo con Perez per il rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno, ma il ritorno di Carletto potrebbe favorire la fumata...Blanca! I due hanno un ottimo rapporto e il tecnico italiano non vorrebbe perderlo.
A proposito di feeling speciali: Ancelotti è rimasto legatissimo a CR7, che resta in uscita dalla Juventus.
Se il Madrid non dovesse riuscire a centrare l'obiettivo Haaland (prima scelta, ma c'è la concorrenza del Chelsea), Carletto potrebbe tornare alla carica per Ronaldo, che negli anni non ha mai nascosto la stima per il suo ex allenatore definito con Zidane il miglior tecnico avuto in carriera. Occhio a un altro possibile deja-vù in salsa madrilena...
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