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La Roma a caccia di nobiltà. Prima la Champions, poi Conte

Battere il Cagliari per rimanere agganciati al quarto posto E convincere così l'ex ct a sposare il progetto giallorosso

La Roma a caccia di nobiltà. Prima la Champions, poi Conte

Roma Il presente è il Cagliari, una delle ultime tappe giallorosse nella volata Champions. Il futuro, al di là della conquista del prestigioso obiettivo (e del tesoretto da 50 milioni), è legato a chi siederà sulla panchina dal prossimo giugno. La Roma corteggia da mesi Antonio Conte, da molti ritenuto l'uomo giusto per portare ordine e disciplina in un gruppo come quello di Trigoria soggetto a troppe sbandate in campo e che mette d'accordo tutti i dirigenti e la tifoseria.

L'ex ct della Nazionale è intrigato dall'ipotesi di guidare la truppa giallorossa. Le sfide difficili gli sono sempre piaciute e vincere con la Roma sarebbe una di queste. La fila delle pretendenti a Conte è lunga e si estende a top club esteri, per cui il club di Pallotta non sarebbe al momento in pole position, nonostante l'imminente matrimonio con il ds Petrachi (leccese e amico del tecnico tre volte campione d'Italia con la Juve) in uscita dal Torino con buona pace di Urbano Cairo. Sullo sfondo ci sono il Milan, l'Inter (ipotesi che va però sfumando) ma soprattutto il Psg e il Bayern Monaco, che ancora non hanno deciso le sorti della panchina del prossimo anno. Ma uno dei sogni di Conte sembra essere il Manchester United che pure ha rinnovato recentemente (e per tre anni) l'accordo con Solskjaer. In più potrebbe rientrare in gioco la Juve se il summit, che avverrà forse già ai primi di maggio, tra Agnelli e Allegri portasse a un divorzio al momento da escludere.

La risposta finale di Conte alla Roma, positiva o negativa che sia, non tarderà ad arrivare. Forse già prima di Roma-Juve del 12 maggio, l'ostacolo più difficile degli ultimi cinque da qui alla fine del campionato per i giallorossi. Il tecnico, dopo l'avventura con il Chelsea, ha voglia di tornare in panchina e sta valutando tutti i pro e i contro di allenare la Roma americana. Non sarebbero un problema né l'ingaggio (il club, che ha già alternato 7 allenatori in otto anni, sarebbe pronto a garantirgli gli 8 milioni richiesti) né la qualificazione alla Champions (non sarebbe una condizione posta da Conte). Il punto sono le prospettive tecniche, tra le necessità di fare plusvalenze di anno in anno (quest'estate servono 45 milioni o forse di più se non arriverà la Champions) e di creare rose giovani e tenere quindi sotto controllo il monte ingaggi. Conte è un allenatore che non difetta nella comunicazione e vuole essere interpellato sul mercato, ma la progettualità della Roma sembra piacere all'allenatore pugliese.

Il sacrificio di almeno un calciatore importante appare inevitabile a giugno (Manolas? Dzeko?). Ma l'ipotesi Conte alla Roma - tre gli incontri già avuti con i dirigenti - è meno peregrina di quanto si pensi, visto che ancora non ci sarebbe per l'allenatore una proposta più ambiziosa di quella giallorossa. Sarri, che avrebbe già detto di sì a Franco Baldini, il «consulente» di Pallotta, e Gasperini sono le alternative nel caso di no dell'ex ct azzurro. E c'è chi non esclude una conferma di Ranieri. Chiamato intanto da qui al 26 maggio a centrare l'obiettivo del quarto posto.

Oggi contro il Cagliari, assenti per squalifica Cristante e Zaniolo, si riaffiderà all'attacco Dzeko-Schick.

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