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Roma e Inter non si fanno male. L'arbitro non vede pugni e rigori

I giallorossi non vanno oltre lo 0-0. Meglio i nerazzurri nel primo tempo, la squadra di Garcia ha le occasioni migliori nel secondo tempo. Ora la Juve può allungare

Roma e Inter non si fanno male. L'arbitro non vede pugni e rigori

Restano due interventi sporchi in area, cazzortti e gomitate, visti e isolati, non da Bergonzi. Due episodi che marchiano un incontro corretto e giocato a viso aperto.

Una Roma stanca, un'Inter in crescita. I 17 punti di differenza proprio non si sono visti, avrebbe potuto vincere la Roma, nell'ultima quarto d'ora ha preso il campo, poteva vincere l'Inter più continua e nel complesso più pericolosa. Hanno perso una grande occasione per fare i tre punti, è sempre mancato qualcosa per metterla, due squadre che non giocano le coppe e sono apparse stanche fin dal primo pallone, forse il terreno pesante per il violento temporale che si era abbattuto su Roma fino a pochi minuti prima del fischio d'inizio. Ma il terreno ha retto benissimo, si poteva giocare rasoterra, l'Inter ci ha provato, dall'altra parte Gervinho sempre inascoltato.

Destro con Samuel non l'ha vista, l'ivoriano unico a meritarsi qualcosa, imprevedibile, rapido, sempre doppia marcatura su di lui. In fascia Nagatomo e Jonathan non sono riusciti a prevalere, pochi palloni in mezzo. Si è rivisto Cambiasso al posto di Kuzmanovic, nel finale anche Javier Zanetti assente dal 9 gennaio.

La palla gol è capitata sul crapino di Palacio che si è alzato più che poteva ma l'ha toccata con la parte superiore della fronte alzandola di poco sopra la traversa con tutta la difesa giallorossa paralizzata. Ma l'episodio che più ha colpito, nel senso pieno del termine, è stato il cazzotto di De Rossi a Icardi su azione di calcio d'angolo. Un bel destro, non c'è che dire, materiale tivù per gli esperti. Per il resto la Roma non ha ripetuto la favolosa impresa del 5 ottobre a San Siro, 3-0, doppietta di Totti e poi Florenzi, un rigore che non c'era e Mazzarri che ha continuato a ritenere quella una delle miglior prestazioni della sua squadra. L'Inter ha fatto la partita all'Olimpico così come l'aveva fatta a San Siro. Roma sempre molto coperta, nelle rare occasioni in cui ha concesso il contropiede a Palacio e Icardi, si è fatta sempre trovare con almeno quattro uomini dietro la palla, segno che conosceva i rischi che avrebbe corso.I due si sono mossi bene, Palacio ha avuto l'unica palla gol dei primi 45', Icardi è stato vittima di un abbraccio in area da parte di Benatia che se fosse stato sanzionato non sarebbe stato uno scandalo.

La Roma è uscita a un quarto d'ora dal termine e si è fatta sentire forte, prima un sinistro a giro di Nainggolan alto, poi un destro di Pjanic sul quale Handanovic ha compiuto la parata più difficile dell'intera partita, infine una gomitata in piena area di Juan Jesus su Romagnoli anche questa materiale tivù. Nei quattro di recupero si è rifatta sotto l'Inter, squadre stanchissime e lunghe, zero a zero, ma neanche così squallido.

Roma: De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Romagnoli; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Ljajic (10’ st Pjanic), Destro (36’ st Bastos), Gervinho (44' st Florenzi). All. Garcia.

Inter: Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (43' st Zanetti), Guarin, Cambiasso, R.Alvarez (19’ st Hernanes), Nagatomo; Palacio, Icardi (29’ st Botta). All. Mazzarri.

Arbitro: Bergonzi.

Ammonito: Samuel.

Spettatori: 20.

000 circa.

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