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Roma con l'aiutino E il derby parla straniero

Resterà alla storia come il derby dalle curve vuote. Ma anche come la prima stracittadina giocata e vinta dalla Roma con undici stranieri titolari

Roma con l'aiutino  E il derby parla straniero

R esterà alla storia come il derby dalle curve vuote. Ma anche come la prima stracittadina giocata e vinta dalla Roma con undici stranieri titolari. Segno dei tempi, si dirà. Ma come in ogni derby che si rispetti, tutto ruota intorno agli episodi. Uno, in particolare, ovvero il rigore concesso ai giallorossi da un Tagliavento in giornata no che ha aperto il dibattito delle opposte fazioni. Una decisione che mette in discesa il derby della truppa di Garcia ma che non le toglie i meriti indiscussi della vittoria. Attualmente la Roma è più forte della Lazio e non lo dice solo la classifica (otto punti di differenza, undici reti segnate in più e due sole sconfitte contro sei dei biancocelesti). La partita ha mostrato come la squadra del tecnico francese sia più compatta e con individualità più decisive, mentre quella di Pioli sembra psicologicamente a terra, soprattutto in alcuni elementi chiave. Il terzo ko di fila ha evidenziato poi limiti strutturali e di carattere.Dzeko si procura e trasforma il rigore della discordia e si conferma uomo dei derby (con la maglia del Manchester City ne aveva segnati cinque in 6 gare contro lo United). Secondo gol di fila, al bosniaco non capitava dal settembre 2014. Le immagini evidenziano due tocchi di Gentiletti sull'attaccante della Roma: uno di piede fuori area, uno di ginocchio sulla linea che la delimita.

«Il fallo è quello con il ginocchio, quindi per me è rigore», sottolinea Garcia. «Partita condizionata da un rigore che non c'è, per fischiarlo l'arbitro deve essere sicuro al 105% e lui non lo era», la replica di Pioli. Errore o no, se alla Roma abile nel contropiede concedi un penalty dopo 10' è ovvio che sia agevolata. Anche se poi è stata padrona della sfida (al netto della traversa di Anderson e dell'occasione fallita da Klose) perchè la Lazio non ha saputo cambiare la storia del match.Gervinho chiude la pratica con un'accelerazione delle sue: l'ivoriano è al sesto gol in campionato, nemmeno nella sua prima stagione in giallorosso era stato così prolifico. Il neo della giornata è l'infortunio di Salah: il rude intervento di Lulic fa rimediare all'egiziano una sospetta forte distorsione alla caviglia. «È un miracolo che non sia una frattura - tuona Garcia -. Pioli ha detto che è un intervento di gioco? Non sono d'accordo, l'incolumità dei giocatori è da salvaguardare e proteggere».

In attesa che la curva torni a riempirsi, la Roma vola.

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