Ronaldo e l'Uefa fuori dall'urna dei ricordi

di Tony Damasscelli

U n'ora per conoscere il futuro. La champions league, finalmente, mette le carte sul tavolo. Bene il sorteggio per la Juventus, bene per la Roma, male per il Napoli, malissimo per l'Inter. Poteva andare meglio, non certo peggio. Le mani di Forlan e di Kakà hanno deciso gironi e, forse, qualche verdetto anticipato. Piccola nota di rimprovero all'Uefa: Ricky Kakà è stato presentato e celebrato per i suoi 4 anni a Madrid, con il Real e di questo si è parlato. Ma il Milan? Ma la grandiosa avventura lunga sei anni, dello sconosciuto brasiliano in rossonero? Bah, il Milan viene messo all'angolo dei ricordi dall'incompetenza o ignoranza dei nuovi padroni del football europeo. Ci sarà il tempo per correggere l'errore? Il sorteggio ripropone sfide curiose, Cavani contro il Napoli, Pogba contro la Juventus, Ancelotti di nuovo a Parigi, incontro di fascino per il produttore cinematografico De Laurentiis mentre Buffon salterà per squalifica. Coppa piena di denari, moltissimi, miliardi ormai, i diritti televisivi garantiscono introiti fino a qualche anno inimmaginabili. Per fortuna nostra, di italiani utenti e abbonati, la champions resta sul televisore, da Mediaset Premium torna a Sky sport, nessun timore di impattare contro Dazn e la sua orchestra, andremo sul sicuro dal 18 settembre in poi. La Juventus non sa quale sarà il vero Manchester da affrontare. Mourinho ha una partita per conoscere il proprio futuro, se perde contro il Burnley c'è aria di esonero o dimissioni (non credo) e tra i candidati spuntano i cognomi di Zidane e di Conte. Possiamo immaginare che cosa accadrebbe all'Allianz di Torino nel caso uno dei due, soprattutto il secondo, dovesse presentarsi per sfidare la Juventus. Per la Roma la trasferta di Madrid è piena di ricordi belli, un Totti superbo, vincente e goleador, ma quello non era il Real delle tre coppe consecutive ma questa è una Roma diversa, ha perso il suo imperatore da un anno ma è reduce da una semifinale sontuosa. Il Napoli sa benissimo che Belgrado, Parigi e Liverpool saranno stazioni pericolosissime, per qualità tecnica e per ambiente, soprattutto la Stella Rossa che almeno per i tifosi conserva il censo antico. Dicono che si tratti del girone della morte, potrebbe essere il girone della vita, ripensando alla Roma che l'anno scorso si ritrovò a fianco di Chelsea e Atletico Madrid ma riuscì nell'impresa. Il girone dell'Inter non si presta a molte fantasie: è il Bignami, il riassunto della carriera di Ronaldo, quello vero brasiliano, passato dagli olandesi del Psv Eindhoven al Barcellona, saltando soltanto il Tottenham, per grazia ricevuta da Moratti che, se fosse ancora il presidente padrone dell'Inter avrebbe preso Modric, premiato come migliore dell'anno.

Il croato ha battuto Cristiano Ronaldo, per la prima volta sconfitto, assente, infantile e malmostoso. Può capitare anche tra i fenomeni terreni. Aspettiamo le partite, per la prima volta sdoppiate, non soltanto nei giorni, ma anche sugli orari di inizio, 19 e 21. Non ci facciamo mancare mai nulla.

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