Torino Ronaldo di qua, Belotti di là. La copertina del derby della Mole è servita, anche se sotto porta il Gallo non pare più la mitragliatrice di due stagioni fa. Però alla Juve ha già segnato due reti (nessun altro granata ha fatto altrettanto: anche questo è un segnale di quanto negli ultimi tempi la sfida sia stata poco equilibrata) e il famoso detto potrebbe in qualche modo essere onorato. «Il Toro è passione, la Juve è una corazzata», ha detto nei giorni scorsi il centravanti granata. «Ho capito che gli juventini si rifiutano di perdere due partite su tutte la risposta indiretta del portoghese -, ovvero quelle contro Inter e Toro. Perdere fa sempre male, non mi piace. Un derby è sempre bello, dobbiamo vincerlo». CR7, che di stracittadine ne ha disputate 43 con le maglie di Sporting Lisbona, Manchester United e Real Madrid, ne ha vinte 22, perse 12 e pareggiate 9: 26 i gol fatti, cifra che ovviamente ci terrebbe ad aggiornare al suo esordio in quello torinese. Alle spalle il ko di Berna nell'ultima giornata del girone di Champions e la sola rete segnata finora nella manifestazione continentale più importante: bilancio un po' così, ma da lui si attendono meraviglie quando davvero le sfide metteranno in palio cose grosse.
Intanto, il Toro e la sfida indiretta con Belotti. Il quale il 20 marzo 2016 mise fine, grazie a un rigore (il match terminò 4-1 per la Signora), all'imbattibilità record di Buffon arrivata a 974', ripetendosi poi l'11 dicembre dello stesso anno in un match comunque vinto 3-1 dai campioni d'Italia. Stasera il numero 9 granata potrebbe avere come partner Zaza (ex di turno), visto che Iago Falque non è ancora al meglio, ma la sostanza non cambierà di molto: è da lui che i tifosi del Toro si attendono un gol pesante. «Delle prossime quattro partite ha detto Allegri il derby è quella più pericolosa. Dobbiamo superarla, poi le altre tre arriveranno di conseguenza. E' lo scoglio più difficile: la squadra dovrà tirare fuori anche quello che non ha». Suona un po' come mettere le mani avanti, il che stride con il mostruoso ruolino di marcia (43 punti su 45) tenuto finora dai bianconeri. Dall'altro lato, il Toro non riusciva a tenere la porta inviolata cinque volte in quindici giornate dal lontano 1994-95: potrebbe insomma esserci più equilibrio di tante altre volte. «Dobbiamo essere più concreti sotto porta le parole di Mazzarri -. Credo potremo disputare una grande partita: oltre alla passione, citata da Belotti come nostra caratteristica, dico anche orgoglio. Come vivo io la settimana prima di certe sfide? Cerco di non pensarci troppo prima di andare a dormire, altrimenti poi la notte fatico a riposare».
A proposito di riposo: Ronaldo «salterà una partita tra Roma, Atalanta e Sampdoria, gli ho già parlato», ha puntualizzato Allegri.
Annunciando poi l'assenza di Cancelo (operato al menisco: tornerà a gennaio) e Cuadrado, ma pure il rientro di Chiellini e la conferma di Pjanic perché «per noi è troppo importante»: senza lo squalificato Bentancur, tornerà dal primo minuto Emre Can. In porta, un po' a sorpresa, Perin: 180' finora (contro Bologna e Spal), sempre in casa e senza subire gol e in pratica nemmeno tiri in porta. Stasera, chissà...
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