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Ryder Cup: "L'America" del golf è ancora l'Europa, usa battuti 16,5 a 11,5

La Ryder Cup resta in Europa. Con gli Stati Uniti battuti 16.5 a 11.5 e terza vittoria continentale consecutiva

Rory McIlroy e Graeme McDowell due dei protagonisti dell'affermazione europea
Rory McIlroy e Graeme McDowell due dei protagonisti dell'affermazione europea

E la favola continua. Otto vittorie nelle ultime dieci edizioni per l'Europa del golf, che schiaccia letteralmente gli Stati Uniti per la gioia di un incredulo Jamie Donaldson, autore del punto decisivo. La 40° edizione della Ryder Cup ha già un vincitore, sebbene il torneo in corso in a Gleneagles, in Scozia, non sia ancora giunto al termine. Con 16.5 punti l'Europa può già cominciare a far festa.

La tanto auspicata rimonta statunitense non è riuscita, sebbene in mattinata i match singoli avessero fatto ben sperare. A livello morale la mazzata decisiva è arrivata per mano di Graeme McDowell, capace di rimontare lo straripante rookie U.S.A. Jordan Spieth. Un punto che ha tagliato le gambe agli americani, dopo il precedente successo di Roy McIlroy sul californiano Rickie Fowler. La vittoria di McDowell ha reso più semplice il compito di Kaymer, che ha regolato Watson conquistando un altro preziosissimo punto. Segue a ruota Rose, con un mezzo punto soffertissimo contro Hunter Mahan, finché non arriva il momento di Jamie Donaldoson. Il golfista gallese classe '75, al suo debutto nella competizione, entra nella storia siglando il punto decisivo al termine della sfida contro Keegan Bradely.

Con gli altri match ancora in corso e l'ultimo putt ancora da mettere in buca, Roy McIlroy irrompe sulla scena stracolmo di gioia.

Donaldson fa il suo dovere e l'Europa può festeggiare una vittoria ampiamente meritata.

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