Sacchi: "La sconfitta dell'Italia non è improvvisa"
14 Novembre 2017 - 16:15L'ex ct della nazionale, Arrigo Sacchi, parla della figuraccia degli azzurri: "Questa sconfitta non è arrivata improvvisamente, perché noi arriviamo da due Mondiali disastrosi"
Nel commentare la deblacle azzurra, con la mancata qualificazioni ai Mondiali in Russia, l'ex ct Arrigo Sacchi ai microfoni di Premium Sport osserva che "questa sconfitta non è arrivata improvvisamente, perché noi arriviamo da due Mondiali disastrosi". E se a dirlo è l'uomo che ha guidato gli azzurri alla finale di un Mondiale (1994), persa poi ai rigori con il Brasile, è quanto meno opportuno prestargli ascolto.
Quando gli chiedono se Ventura a suo avviso abbia mandato in campo l'undici migliore, Sacchi risponde in questo modo: "La formazione giusta è figlia di tante valutazioni e diciamo che se mancano tutte queste componenti rischi di essere anche sfortunato. Insigne? Non è un giocatore che risolve le situazioni nel calcio". L'ex ct ha poi sottolineato che "l'Italia ha un problema culturale: consideriamo individuale quello che invece è uno sport di squadra".
Quanto ai fischi rimediati da Ventura, l'ex allenatore del Milan e della Nazionale osserva che "sono figli del risultato, perché si giudica sempre quello, e non del lavoro: non si può mettere in discussione una lunga carriera che è stata di un buon livello. Certo, non un livello eccelso".
Ma arrivati a questo punto cosa si può fare per ripartire? Sacchi non indica una ricetta magica, ma mette tutti in guiardia: "In queste situazioni si cerca sempre il capro espiatorio: ci mettiamo a posto la coscienza allontanando il singolo. Ma non è mai il singolo a determinare i risultati".
Quando infine gli chiedono se Ancelotti possa essere il nuovo ct, l'ex ct risponde così: "È un grande, ma vogliamo aiutarlo? Allora dobbiamo fare molte cose diversamente da come le abbiamo fatte fino ad adesso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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