
Non è un errore pensare che l'Inter abbia ritrovata se stessa proprio perdendo a Torino, una partita che stava vincendo a pochi minuti dalla fine. Poteva entrare in crisi, invece s'è immediatamente rialzata, prendendo le cose positive nascoste dentro quella rocambolesca sconfitta. Una mano gliel'ha data il calendario, Ajax, Sassuolo e Cagliari non erano certo avversari fra i più temibili, però tutto il resto la banda Chivu l'ha fatto da sé, vincendo al debutto in Champions League e ritrovando il passo in campionato.
A Cagliari, la più bella partita di questo avvio di stagione, almeno un'ora ad alta intensità, con occasioni create e nessun pericolo corso. Qualche errore di troppo in fase offensiva, questo sì un difetto ancora da correggere, ma il ritorno al gol di Lautaro (che aveva saltato due partite per infortunio) e il primo centro di Pio Esposito compensano il deficit statistico. Curioso poi che il battesimo del gol per il ventenne talento nerazzurro sia giunto proprio nella sera in cui il capitano ha staccato Mazzola nella classifica dei marcatori interisti in Serie A. Ora Lautaro, quinto, è a quota 117. Prossimo obiettivo Spillo Altobelli (128 gol) di cui ha già oggi una media superiore (0,48 vs 0'41).
Domani di nuovo in campo, avversario lo Slavia Praga, più volte rivale europeo delle squadre italiane (nel 2019 nel girone di Champions impose il pari a San Siro all'Inter di Conte). Presumibile che Chivu continui con la politica dei piccoli cambiamenti rispetto al recente passato, un giocatore per reparto, mai più di 2/3 per partita.
In porta dovrebbe tornare Sommer, altrimenti ci sarebbe da pensare a una scelta quasi definitiva per Martinez, così come in difesa dovrebbe toccare ad Acerbi e in mezzo al campo a Sucic. Curiosità particolare per l'attacco. Ancora ThuLa o prima da titolare per Bonny al posto di Thuram?