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Saluto romano all'Olimpico: sospeso il falconiere della Lazio

Immediata la reazione del club nei confronti del falconiere Bernabé, ripreso a fare il saluto romano e inneggiare al Duce alla fine del match con l'Inter

Saluto romano all'Olimpico: sospeso il falconiere della Lazio

Le simpatie fasciste dei tifosi della Lazio sono ancora una volta nell'occhio del ciclone. Stavolta a far discutere è un video, ripreso dagli spalti dello stadio Olimpico alla fine della partita con l'Inter, che ritrae il falconiere dell'aquila Olympia della Lazio Juan Bernabé, fare il saluto fascista ed inneggiare al Duce assieme ai tifosi biancocelesti.

Già la scorsa estate il club laziale aveva dovuto fare i conti con la frangia estrema della sua tifoseria, scagliatasi nell'occasione contro il neoacquisto Elseid Hysaj, reo di aver cantato "Bella ciao". Le immagini inequivocabili immortalano il 52enne spagnolo con il braccio destro teso inneggiare a Benito Mussolini insiema ai tifosi presenti in Tribuna Tevere al grido di "Duce, Duce" fra l'incredultà degli stessi sostenitori laziali, con tanto di commento "Non ci credo".

Bernabé è lo storico addestratore dell'Aquila Olympia. Il falconiere spagnolo, prima dei match interni della Lazio all'Olimpico accompagna il volo del rapace simbolo della Lazio. Un rito che è iniziato in occasione di Lazio-Milan del 22 settembre del 2010 e che è protratto fino ad oggi. Anche dopo le vittorie, l'Aquila Olympia viene portata sotto la curva, come accaduto per esempio in occasione dell'ultimo derby, quando ci ha pensato Maurizio Sarri a vestire i panni del falconiere d'eccezione.

La reazione della Lazio

Non si è fatta attendere la presa di posizione della società di Claudio Lotito, che ha intimato la sospensione di Barnabè dalla società di cui è dipendente, valutando la risoluzione dei contratti in essere. La posizione è stata espressa in una nota appena pubblicata.

"La Società Sportiva Lazio ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai fornitori per richiamarli al rispetto del Codice Etico in vigore ed in particolare ad un comportamento pienamente rispettoso dei principi ai quali si è sempre ispirata l'attività della Società, sia nel campo sportivo che nei rapporti ordinari. Particolare attenzione è stata sempre posta sul divieto assoluto di procedere ad azioni e comportamenti di qualunque genere discriminatori sotto tutti i profili tutelati dall'art. 3 della Costituzione". "Pertanto, appresa l'esistenza del video che ritrae Juan Bernabè (non tesserato e dipendente di una società esterna alla Lazio) in atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira, sono stati presi provvedimenti nei confronti della società finalizzati all'immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all'eventuale risoluzione dei contratti in essere".

A stretto giro è arrivata anche la condanna della presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Noemi Di Segni:"Davanti all'ostentazione di gesti e simbologie che rievocano ideali fascisti non possono esserci ambiguità e tentennamenti. Il comportamento dell'addestratore dell'aquila Olimpia emblema della Lazio, immortalato in un video diventato virale, non lascia spazio a dubbi. Si intervenga, da parte della società e dalla Federazione, con la massima urgenza ed efficacia. Via i fascisti e gli odiatori dal mondo del calcio. Un odio che dal campo si propaga in ogni piazza".

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