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Sarri ha la polmonite, Parma a rischio

Il club: «Sottoposto a terapia». Difficilmente sarà in panchina sabato

Matteo Basile

L'esordio in campionato per Maurizio Sarri è a forte rischio. L'allenatore della Juventus, che in questi giorni ha accusato una sindrome influenzale, si è sottoposto ad una visita nella giornata di ieri e i medici gli hanno riscontrato una forma di polmonite. Lo ha comunicato il sito ufficiale della Juventus aggiungendo che al tecnico «è stata prescritta terapia specifica». Nulla di troppo grave ma adesso la sua presenza in panchina sabato alle 18 in casa del Parma è in forte dubbio. Tutto starà a capire l'evoluzione della malattia e la risposta alle cure ma in panchina potrebbe andare il suo vice Giovanni Martusciello, come in occasione dell'ultima amichevole precampionato a Trieste.

Se Sarri è momentaneamente costretto ai box, le trattative di mercato non si fermano. Mario Balotelli si è presentato ufficialmente nella sua Brescia con risposte secche e chiare. A parte quando ha parlato della telefonata alla mamma per chiedere un parere sulla possibilità di andare al Brescia. «Si è commossa. Vedere suo figlio giocare nella città del papà, averla vicina dopo anni, è felicissima». L'obiettivo dichiarato del Balotelli che torna a casa è riconquistare la Nazionale. «Voglio l'Europeo. Mancini l'ho sentito per il mio compleanno, mi ha fatto gli auguri. Posso dire che prima di Mancini non dipendeva da me. Adesso invece tocca a me», ha detto, palesando una volta di più l'ostracismo verso l'azzurro che si è registrato negli anni scorsi verso di lui, prima con Conte e poi con Ventura. Ora tutto è nelle sue mani e nella sua testa. «Dicono che sia matto ma se chiedete a chiunque dei miei compagni nessuno dirà che mi odia», ha spiegato Balo.

Sistemato Balotelli, restano altri grandi nomi in attesa di collocazione sul mercato. L'Inter è sempre più vicina ad Alexis Sanchez. Già oggi potrebbe essere il giorno decisivo per chiudere una trattativa con lo United impostata su un prestito oneroso con riscatto fissato tra i 15 e i 18 milioni. E non è una coincidenza che la maglia numero 7, la sua preferita, all'Inter sia ancora libera, probabilmente ancora per poco. Anche perché il Niño Maravilla vuole rilanciarsi in Italia, là dove è diventato grande. Ancora in ballo il discorso Icardi, così come quello Dybala su cui aumenta il pressing del Psg. Tutto è legato alla questione Neymar, in uscita dai francesi e cercato con forza dal Barcellona e dal Real Madrid. Anche se in serata dal Brasile filtra la clamorosa voce di un'offerta della Juventus per il brasiliano: Dybala più un ricco conguaglio per avere O' Ney. Fantamercato? Possibile, ma l'anno scorso con Ronaldo si diceva lo stesso. Restano ancora in ballo anche due altri grandi nomi. Il primo è quello di Fernando Llorente che, salvo ripensamenti di Icardi (ieri Wanda Nara ha chiuso all'ipotesi Monaco), potrebbe finire al Napoli, richiesto da Ancelotti. Altro nome di spicco, quello di Franck Ribery.

Il francese, svincolato dal Bayern Monaco, è un obiettivo concreto della Fiorentina di Commisso che dopo aver trattenuto Chiesa vuole puntare su un big per rilanciare il marchio Viola dopo il cambio di proprietà.

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