Sassari sparita Reggio domina anche garadue

Il trentottenne Rimantas Kaukenas, lituano con tanto oro al collo, è l'esorcista di Sassari anche in gara due con la schiacciata del suo 14° punto alla fine. Reggio vince 84-71 la seconda partita di finale scudetto. Domina su tutta la scena, a parte i 20 punti di Polonara, riceve linfa da Cinciarini, da una bella difesa, dalla sua fede e dalla sua gioventù, tutte cose che adesso sembrano mancare a Sassari. Il masobasket che gioca in concomitanza con la Nazionale di calcio si gode lo splendido villaggio creato dal gemellaggio delle finaliste. Reggio Emilia graffia subito, come in gara uno, anche se il ritorno di Lawal sposta la battaglia sotto canestro, ma alla fine questo dominio è vanificato dalla differenza abissale fra difesa e tiro. Sono le percentuali a deprimere ancora Sassari che non trova proprio Dyson (- 6 di valutazione, 2 falli 1 tecnico in 8').

La squadra di Menetti vola anche a +15 prima del 27-17 dopo il gong del 10°. Cinciarini (8 assist in 20') e la sua orchestra, con Kaukenas e Lavrinovic come garanzie, Silins e poi il Polonara che nel secondo quarto arriva a 12 punti. Per Sassari minirisveglio di Logan quando, però, sparisce Sanders e non basta Lawal, la supremazia a rimbalzo (21-15) a cambiare il senso del fiume: 13 palle perse, difesa a farfalle, 47-36 a metà tempo 52-29 di valutazioni individuali.

Rimantas Kaukenas l'immortale è l'esorcista che stordisce i piumini difensivi di Sassari che subiscono canestri di ogni tipo ed è 68-49 dopo 30'.

Reagisce soltanto Brooks ma anche gara due è di Reggio.

Da domani la serie si sposta a Sassari per le due partite della speranza di una Dinamo che non ha proprio capito il calcio che sta dando a questa occasione storica.

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