La gara per i diritti tv della Serie A, al via il prossimo 18 agosto, ha avuto due vincitori (Sky e Perform, la nuova vendita per prodotto e non per piattaforma non consentiva a un unico broadcaster di avere l'intero campionato) che trasmetteranno le partite del triennio 2018-2021, e una clamorosa esclusione, quella di Mediaset. Ma al centro di tutto, c'è la clausola wholesale prevista nel nuovo bando. Che prevede appunto la possibilità che «il licenziatario possa ritrasmettere il proprio palinsesto o catalogo, in via integrale o simultanea, su piattaforme audiovisive di terzi». Dunque, l'accordo tra Sky e Perform potrebbe consentire agli abbonati di vedere tutte le partite su un'unica piattaforma, con un prodotto però bloccato: in sostanza, su Sky potrebbero vedersi le partite prodotte da Perform. E lo stesso potrebbe accadere per Mediaset che ritrasmetterebbe gli eventi, prodotti da chi ha acquistato i diritti, per i clienti Premium sul digitale terrestre.
La novità è rappresentata dall'ingresso nell'agone calcistico della società inglese Perform Group, leader nel mercato digitale dei contenuti sportivi, che a breve entrerà sul mercato americano con il più grande accordo nella storia della boxe. Perform Group è il leader digitale e tra le realtà più in crescita nelle sport media company, con quasi 3mila dipendenti in più di 30 Paesi. La sua piattaforma (Dazn, già ribattezzata «Dazone») per eventi sportivi live on-demand è già attiva in Germania, Austria, Svizzera, Giappone e Canada. Una sorta di «Netflix» del pallone che avrà una tariffa unica di 9,99 euro al mese: non servono né cavo né parabola satellitare, si potranno guardare le partite su più dispositivi (anche smartphone, tablet e pc), in casa e fuori. «Creeremo un modo nuovo, migliore e più equo di guardare lo sport», ha sottolineato in una nota James Rushton, Ceo di Dazn.
Perform ha negato al momento la possibilità di un accordo con Sky volendo trovare spazio nel mercato italiano ancora da lei non esplorato. Ma la tv di Murdoch avrà 266 partite in esclusiva (più del doppio rispetto al passato, erano 132 nello scorso triennio), tra cui 16 big match su 20. In pratica 7 gare su 10 della giornata di A, proposte non solo via satellite, ma anche in modo semplice su digitale terrestre e in modo innovativo via fibra. E grazie a Sky Q i match saranno anche in 4K Hdr, in streaming su Now tv e in mobilità su Sky Go. Perform avrà invece solo le altre 114 gare (3 partite a giornata (sabato alle 20.30, domenica alle 12.30 e 15), dunque non trattare con Sky potrebbe rivelarsi controproduttivo.
E la Rai? Ha salvato Novantesimo Minuto che partirà dalle 19 di domenica, in sovrapposizione con la
gara delle 18. Non si conosce il futuro del Sabato della Ds che non potrà avere immagini (l'«embargo» in chiaro durerà appunto fino all'inizio della storica trasmissione). L'emittente di Stato avrà ancora un po' di calcio.
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