di Riccardo Signori
V isti i risultati, Urbano Cairo sembra (anzi è) un mago del mi rimbocco le maniche e ricostruisco, ristrutturo, rilancio. Solo il Torino, di tanto in tanto, ammacca il suo pedigrèe. Eppure stavolta il presidente granata ha fra le mani l'operazione che potrebbe lanciarlo nell'Olimpo dei fuoriclasse. Chi mai più potrebbe aprir bocca, se non per restare a bocca aperta, nel caso gli riesca l'operazione Mazzarri? Walter Mazzarri nuovo allenatore del Torino è come dire che il pane duro è più buono del pane fresco. A qualcuno piace e non si può contestare. Il Toro è squadra adatta alle sue nevrosi, al suo sapor di lotta, al sentirsi missionario, al monotematico schema tattico (ma avrà problemi con troppi attaccanti), all'eccitazione costante, all'eterno braccio di ferro con la sorte avversa che, a suo dire, colpisce solo lui e le sue squadre. C'è almeno da augurarsi che il Toro non cada nel vittimismo che, prima dell'avvento di Sarri, ha fatto del tecnico livornese il campione della specialità.
Difficile pensare che sia facile rimpiazzare Mihajlovic. Vedi la storia del Milan dopo il suo esonero. Peccato sia finita male: Miha pareva l'uomo adatto al Toro. Peccato sia finita così: dopo un derby, che non è disonore perdere, e inseguito da quell'insulto, zingaro, rivoltogli da un personaggio che avrà dimenticato il senso civile del tifo avverso.
La storia di Mazzarri depone a favore della capacità di tener le squadre in linea, non certo di andare oltre: a Reggio Calabria c'è mancato poco che lo facessero cittadino onorario per l'ottimo lavoro. A Napoli hanno goduto, ma quella squadra era così forte da meritare il top dei risultati. Eppoi hanno cominciato a non sopportarlo più. L'esperienza all'Inter ne ha svelato debolezze già intraviste a Napoli. Un famoso tecnico lo descriveva così: si toglie la giacca, e quello è lo schema.
A Milano, Mazzarri ha modellato una squadra, ma poi il pongo gli si è sciolto in mano. Ha sbagliato alcune valutazioni sui giocatori: Ranocchia oggi è una mesta riserva. Soprattutto non è mai riuscito ad essere da Inter, che pur è davvero difficile, a capirne l'esigenza di comportarsi da grande e non da provinciale. Non tiene la pressione, dopo un po' il coperchio vola per aria. L'esperienza al Watford non è stata così esaltante, se dopo un anno c'è stata risoluzione consensuale.
Ora è probabile che Toro e tecnico si prendano bene nei primi mesi. Mazzarri ha qualità quando deve rimboccarsi le maniche. Poi il tempo, il carattere e qualche limite rischiano di rovinare tutto. Ma se Cairo avrà una bacchetta magica