Se la furbata è nel dna Quei «cattivi» ragazzi della Mercedes F1

Nel 2005 il serbatoio segreto, nel 2009 il doppio diffusore e ora i test segreti prima del Gp

Se la furbata è nel dna Quei «cattivi» ragazzi della Mercedes F1

Montecarlo - Che sia qualcosa nascosto nel dna motoristico del team? Della Mercedes? Che è squadra über alles adesso, ma era squadra inglese pochi anni fa, ed era stata giapponese prima ancora e un po' americana e inglese parecchio prima. Sarà forse colpa di un mutamento genetico dei suoi uomini che nell'ultimo decennio, di proprietà in proprietà, si sono contraddistinti troppo spesso per furbate e azioni quanto meno spregiudicate, diventando nell'immaginario del Circus quasi dei «cattivi» ragazzi? Viene da pensarlo. In fondo, assieme alla proprietà dei team, passano di mano anche uomini, idee e modi di affrontare il business. E lo scandalo dei test gomme segreti condotti dalla Mercedes prima del Gp di Montecarlo, Gp come noto stravinto poi dal suo Rosberg, s'inserisce nella ricca tradizione di questo team. Una squadra nata nobilmente come Tyrrell, ma dalla fine degli anni '90 diventata prima Bar, poi Honda, poi BrawnGp e ora Mercedes.
Già, Brawn Gp. La squadra che nel 2009 pirlò tutti con il doppio diffusore. Cioè con una genialata vietata che andava però a interpretare una zona grigia del regolamento tecnico. Risultato, quella macchina pareva incollata in curva come nessun altra. E Button vinse il titolo. E Ross Brawn pure. Ross Brawn attuale team principal Mercedes e stratega e factotum. Ross che proprio ai crucchi aveva ceduto il suo team. Anche nella vicenda menegasca, come per il diffusore 2009, c'è qualcosa che non torna a livello federale. All'epoca Brawn era riuscito a convincere il responsabile tecnico Whiting della differenza tra un buco e un foro, aggirando il divieto. Ora, sempre Ross deve aver ottenuto da Whiting una qualche forma di ok, poi ridimensionato dalla Federazione con un comunicato serale: «Ci avevano interpellato in via preventiva e noi avevamo risposto che avrebbero dovuto informare e dare uguale opportunità a tutte le squadre. Poi non abbiamo più saputo niente...». Mah... Questo apre comunque a molti interrogativi e illazioni. Tanto più che la Fota, che raggruppa una parte dei team, aveva inviato una mail precisando che senza unanimità non si tengono test gomme. Questo mentre voci e illazioni si accavallano. Come quella su Ecclestone patron del business e preoccupato all'idea che la Mercedes potesse lasciare la F1 causa gli scarsi risultati.
A questo punto, se la vittoria di Rosberg a Monaco pare ormai al sicuro non così si può dire della posizione della Mercedes nel caso la Fia, ricevuto il rapporto dei commissari monegaschi, decidesse di portare la vicenda davanti al tribunale sportivo indipendente voluto dal presidente Jean Todt. Rischia dalla reprimenda all'esclusione dal mondiale. Probabile, però, che finisca in un niente. Perché volpe Brawn ha comunque agito in una terra di nessuno: là dove c'è un contratto Fia-Pirelli che permette certi test, ma anche un regolamento sportivo che li vieta se fatti con auto nuove. Quanto alla Pirelli, c'è una sua mail inviata a tutti i team per informarli della possibilità di effettuare i famigerati 1000 km di test. Però Lotus, Ferrari e Red Bull ribadiscono che in questa non si fa cenno all'uso dell'auto 2013.
Ma si diceva del dna «furbacchiotto» tramandato in seno al team. Prima di essere Brawn Gp, l'attuale Mercedes F1 era stata Honda F1 e, soprattutto, Bar F1 cioè British American Racing. Nel 2005 a Imola, quel team s'inventò un serbatoio zavorra per aggirare divieti di peso e alleggerirsi man mano che consumava benzina. Vennero pizzicati e processati. Però Brawn non c'entra. Era alla Ferrari. Ferrari che da ieri, dopo aver presentato domenica reclamo ufficiale alla Fia insieme alla Red Bull, attende di sapere quale sarà la decisione federale e spera di aver risposta prima del Gp del Canada. Anche perché la probabile risposta sarà un liberi tutti di fare quei test con auto nuova. E visto il Gp di Monaco la Rossa ne ha bisogno. Anche Massa ne ha bisogno. Per riprendersi dopo il botto. Colpa di un cedimento della sospensione. L'hanno confermato ieri.


È la vera volpe della F1: quando era boss della Brawn Gp escogitò il doppio diffusore, ora i test segreti delle gomme


Il tedesco ha trionfato a Montecarlo e centrato le ultime tre pole di fila. Dopo il Gp di Spagna ha testato le gomme Pirelli


L'inglese è reduce da una brutta gara domenica, ma da due prime file con il compagno. Anche lui ha preso parte al test segreto

Inglese trapiantato a

Milano,
è il responsabile di tutto il Motorsport Pirelli. Ha concordato con Mercedes il test spagnolo

È il Responsabile tecnico della Fia. Senza il suo via libera non si fa nulla. Ma su questa vicenda è giallo: c'era un ok?

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