Resta il sapore amaro delle coppe europee, oggi altro giro con speranze timide, Napoli, Lazio e Atalanta cercano luce nei tornei cosiddetti minori che vengono trascurati, non si conoscono bene i motivi, da allenatori e dirigenti. Eppure le coppe internazionali, qualunque esse siano, dovrebbero servire ad esporre il catalogo e a rifinire o completare l'esperienza di calciatori spesso sopravalutati dalle nostre parti. Si cerca di capire quanto effettivamente valga la serie A che viene spacciata come la più competitiva del continente, senza riflettere sulla qualità delle squadre che, appena mettono il naso oltre la dogana si ritrovano battute o eliminate. Il campionato eccita chi corre per il titolo, dopo l'ultima domenica di ciapanò per le prime sei qualcuno ha sollevato l'alibi che le fatiche di coppa portano a contraccolpi, eppure tutte le nostre avversarie europee hanno puntualmente vinto tre giorni dopo, dunque qualunque scusa cade dopo minuti novanta. Domani giocano Milan e Inter e nessuno può scrivere e parlare di turno facile, perché l'Udinese, perché il Genoa. Non sono loro il problema semmai la deficienza rossonera a Salerno e l'abulia nerazzurra con il Sassuolo, Pioli e Inzaghi devono dare risposte immediate, il Milan non ha saputo approfittare delle disgrazie altrui ma l'Inter è la maggiore responsabile di questo mese, di risultati e di prestazioni, se poi aggiungiamo che martedì sera ci sarà il derby di andata di coppa Italia in un calendario folle che prevede il ritorno al 20 di aprile. Il menù prevede infortuni continui che riguardano tutte le squadre, tra date scriteriate, recuperi ancora sospesi e il pensiero che tra un mese ci giocheremo la prima possibilità di qualificarci per il mondiale. Non vorrei dimenticare le bizzarrie degli allenatori, su tutti José Mourinho secondo il quale, e con lui la piazza romanista, qualcuno, la Juventus sempre, vorrebbe togliere punti ai giallorossi.
Per i deboli di memoria segnalo che ci fu un tempo in cui Francesco Totti e la Roma vennero deferiti e il capitano squalificato per la frase «ci hanno rubato due scudetti». Sapete chi era il ladro? José Mourinho, allenatore dell'Inter. Buon divertimento.
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