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Sei nazioni: per gli azzurri arriva il solito «ko»

Battuti dalla Francia 34-17. E' la quindicesima sconfitta consecutiva in questo torneo

Paolo Bugatto

Ancora una sconfitta, la quindicesima di fila. Mai successo nella storia azzurra del Sei Nazioni. Al Velodrome di Marsiglia finisce 34-17 contro una Francia che approfitta dell'Italia per rialzare la testa ma senza cancellare tutti i limiti mostrati fino ad ora. All'Italia va meglio rispetto alla collezione di mete fatta contro Inghilterra e Irlanda ma nella sostanza cambia poco. E' stata la partita delle occasioni perdute, da una parte e dall'altra. I galletti se la cavano perché la mettono sul fisico lasciando a Machenaud il compito di far girare palla per onor di firma. L'Italia in mischia e sulle fasi di conquista regala troppo. Quando si tratta di fare accademia, ci siamo ma quando arriviamo all'ultimo placcaggio c'è qualcosa che si ingrippa. La Francia approfitta bene dei limiti azzurri e la lettura di Brunel è perfetta: colpire per vie centrali. E' Gabrillagues a mettere il primo sigillo su un raggruppamento sul quale gli azzurri stentano a prendere le misure. Con i transalpini avanti, la risposta azzurra per fortuna è immediata. Ci illude Maxime Mbanda. E' lui a toccare oltre la linea, una meta sacrosanta che l'arbitro Barnes e la moviola trasformano in meta tecnica per i ripetuti falli di una Francia costretta spalle al muro. Restiamo in vantaggio per un po'. E' un'Italia che difende il giusto, che perde i suoi palloni, che prova a restare a galla ma lo fa contro una Francia troppo spesso in crisi d'amnesia. Attacca ma perde palloni preziosi la squadra di Brunel e riesce ad allungare solo grazie al piede di Machenaud che con due piazzati mette la freccia e manda al riposo les bleus con un misero +4 da gestire. Nella ripresa il vantaggio sale con il piede del 9 transalpino che fa la differenza trasformando in punti l'indisciplina azzurra. La svolta della partita arriva al 60' e per vie centrali come da copione. A metterci la firma sono i chili di Mathieu Bastareaud che affondano come una lama nel burro sulla stremata difesa azzurra. A finalizzare ci pensa Bonneval. Più tardi i due si scambiano il favore con il centro del Tolone che sfonda e chiude la pratica italiana. Non arriva il quarto sigillo per il punto di bonus della Francia ma è un dettaglio. La meta di Minozzi chiude la serata del Velodrome e serve solo per l'onore.

Ora ci tocca il Galles a Cardiff poi la Scozia all'Olimpico per cercare di allontanare il più meritato dei cucchiai di legno.

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