Lo sgarbo di Acerbi e gli interisti bolliti. L'Italia è avvolta dalle scorie di Monaco

Scoppia il caso alla vigilia di due sfide importanti. Il difensore ha rifiutato la convocazione con un sms: "Il ct mi ha mancato di rispetto"

Lo sgarbo di Acerbi e gli interisti bolliti. L'Italia è avvolta dalle scorie di Monaco
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Dalla finale Champions di Monaco, Germania, sono arrivati segnali di fumo inquietanti per la Nazionale già al lavoro a Coverciano da ieri per prepararsi alle due sfide con Norvegia e Moldavia che decideranno il destino della partecipazione del club Italia al prossimo mondiale.

La costola interista del corpaccione azzurro chiamato da Spalletti per l'occasione è uscita a pezzi, nella testa e nei muscoli, ripetendo per quello che vale il paragone, la stessa condizione psico-fisica deprimente dello scorso torneo in occasione dell'europeo chiuso con un altro disastro di risultato (eliminati dalla Svizzera). Allora il ct fu risoluto nello spiegare le cause: gli interisti, mini-blocco dello schieramento, vincendo in anticipo lo scudetto avevano mollato i pappafichi risultando per questo motivo svuotati nelle settimane azzurre. A giudicare dalla figuraccia di Monaco, la condizione attuale di Barella e soci, non è assolutamente diversa. Solo Frattesi, che poi ha chiesto conto al suo allenatore Simone Inzaghi del mancato utilizzo e non è stato - raccontano le cronache tedesche - un confronto sereno, non è stato utilizzato.

La scia velenosa della Champions è stata confermata dalla clamorosa rinuncia di Francesco Acerbi, richiamato da Spalletti a dispetto della sua età (37 anni), comunicata - e il mezzo ancor offende - via sms nella mattina di ieri. La spiegazione dell'interessato è ancora più discutibile: «... Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero, ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct...». Evidente il riferimento alla dichiarazione precedente del ct («sapete quanti anni ha Acerbi?») e dalle critiche, sul punto, dei media, in particolare quelli di area interista.

La federazione che soltanto un anno fa riservò una particolare attenzione nei confronti di Acerbi ai margini della famosa accusa di razzismo da parte di Juan Jesus (non scattò la squalifica con grande imbarazzo dello stesso Juan Jesus) è rimasta di sale dinanzi a tale comportamento. Non sarà applicato il regolamento che prevede, in questi casi, un provvedimento disciplinare. «È riservato ai giovani per dare l'esempio» la spiegazione informale sul punto. La risposta di Spalletti («ne prendo atto») non chiude la ferita ma dimostra che rincorrere certi calciatori forse non è il caso.

L'unico raggio di sole su Monaco in chiave azzurra proviene da Gigio Donnarumma, campione d'Europe con l'Italia e

adesso campione di Champions con il Psg, protagonista tra l'altro di un torneo ad altissimo livello ma senza avere la conferma di contratto da parte dei parigini che già gli avevano preparato la successione lo scorso anno.

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