Il gol segnato da Ibrahimovic al Cagliari non è stato solo il segnale del buon ritorno al calcio italiano, con annesse esaltazioni psicologiche e strategiche per il Milan. No, Ibra da vecchio capo indiano è tornato a segnare i confini del dominio nella terra dei cannonieri. Nemmeno sette giorni prima, Gonzalo Higuain lo aveva pareggiato nella statistica dei goleador stranieri ancora in attività in Italia. Il Pipita si era portato a 122 reti. Ibra era fermo dal 2012, anno dei saluti alla serie A destinazione Parigi. Ma sono bastate due partite per riprendersi la testa: oggi il milanista è a quota 123 (24 rigori) contro i 122 dello juventino. Sarà un caso, ma tutto serve a dimostrare che la leadership ha molti modi di essere interpretata, anche da un semplice dettaglio sui gol. Ad avvalorare la tesi valga leggere una classifica, redatta dal quotidiano sportivo francese L'Équipe, su tutti i campionati. Dice che Ibrahimovic è il secondo cannoniere in attività (113 gol, 24 rigori) anche in Francia, dove conduce Edinson Cavani (136 reti, 20 rigori). Ma se prendiamo tutte le competizioni con il Paris Saint Germain, risulta che Cavani ha realizzato 166 reti in 248 partite e Ibra gli sta dietro alla spaventosa media di 133 gol in 155 partite! Eppure lo svedese ha lasciato la Francia nel 2016, e Cavani vi gioca dal 2013.
Direte, più facile segnare in Francia oppure in Spagna: come dimostrano i 432 gol di Messi contro i 311 di Cristiano Ronaldo (Messi in 16 stagioni, CR7 solo in 9). Possibile. Curioso come in Italia, terra che ha conosciuto bomber di ogni nazione, la classifica all time sia ugualmente condotta da due svedesi: il pompierone milanista Gunnar Nordahl, inviolato con i suoi 225 gol davanti a Kurt Hamrin: 190 reti. Poi Batistuta (184), Vinicio (155), Crespo (153), Nyers (153). Fra quelli in attività dietro a Ibra e Higuain ci sono: Icardi (121), Cavani (112), Hamsik (100). Forse non è un caso veder fra i top tre giocatori che hanno vestito le maglie di Milan e Juve: Ibra, Higuain e Hamrin. Per Higuain l'avventura rossonera è stata una breve disavventura, per gli altri belle storie da una parte e dall'altra. Curioso anche che tre giocatori del Napoli recente, Cavani, Higuain, Hamsik, compongano la cinquina dei bomber in attività: potenzialità meritevoli di miglior sorte.
Peccato che Ibra, marchio di garanzia, leader, insomma uno che fa storia dovunque metta piede, abbia toppato in Inghilterra (al Barcellona altra storia). Per esempio in Premier, dopo l'ultima tripletta di Aguero, ora miglior marcatore straniero di sempre davanti a Henry e Van Persie, la classifica dei giocatori attivi pone il gigantone Lukaku (113) al 2° posto davanti ad Hazard (85), Cristiano Ronaldo (84) e Carlitos Tevez (84). Tutte vecchie conoscenze.
E per dimostrare che non è mai troppo tardi: in Germania, dietro al bomberone polacco Lewandovski (221 reti) nella classifica all time, ecco Claudio Pizarro, peruviano del Werder con 197 gol e 41 anni di età. Ha annunciato che smetterà a fine stagione. Come vedete Ibra ha ancora buon tempo davanti a sé.
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