Shaqiri, Sneijder o Lavezzi. Allegri costretto a inseguire

Tormentone svizzero, però è vicino all'Inter. L'olandese non viene pagato da tre mesi ma non può fare la Champions. E il Pocho...

Allegri e Alvaro Morata
Allegri e Alvaro Morata

La Juventus avrebbe accolto volentieri Podolski la scorsa estate e magari un pensierino ce lo ha fatto anche nei giorni scorsi: alla fine lo ha preso l'Inter. Sempre la Juve era avvantaggiata per arrivare a Shaqiri, chiaramente in uscita dal Bayern Monaco: adesso pare che sempre la Beneamata abbia mosso le pedine giuste per aggiudicarsene le prestazioni. E se pure la strada per arrivare a Lavezzi pare farsi complicata - fermo restando che il Pocho non è un trequartista vero - va a finire che alla corte della Signora potrebbe arrivare Wesley Sneijder, naturalmente (o no?) ex interista nonché autore del gol che lo scorso anno la estromise dalla Champions. È il derby d'Italia, bellezza. In scena martedì sera allo Stadium (esaurito, ovvio), ma prima e dopo anche nelle (più o meno) segrete stanze del calcio mercato. Dove almeno a livello di sogni ce n'è per tutti i gusti, figuriamoci se non per nerazzurri e bianconeri. I quali, davvero, paiono adesso usciti di scena nella corsa a Shaqiri: se il Liverpool non si metterà di mezzo in maniera concreta (leggi: acquisto definitivo subito, a 15 milioni), il 23enne elvetico potrebbe diventare nerazzurro nel volgere di pochi giorni (prestito oneroso, più riscatto a 13) facendo spuntare un sorriso largo così al più bel ciuffo delle panchine nostrane.

Di lì a poco, Mancini varerebbe un signor 4-2-3-1 con Podolski e Shaqiri esterni, Kovacic (ormai certo del rinnovo oltre il 2017) trequartista vero e Icardi (o Palacio, se l'argentino dovesse essere ceduto) punta centrale. Non male, ecco. E Sneijder, invece? Sembra abbia detto sì alla proposta di Marotta (4,5 milioni fino a giugno 2016) e adesso il suo approdo in bianconero viene quotato soltanto 1,25: la dirigenza bianconera sa benissimo che l'olandese (senza stipendio da tre mesi) non potrà disputare l'attuale Champions avendovi già giocato con il Galatasaray, ma la vita non finirà a giugno e immaginare l'assalto alla prossima coppa dalle grandi orecchie con uno che all'Inter fu tra i principali artefici del triplete fa venire l'acquolina in bocca a tanti. Dopo di che, resta da trovare l'accordo con la società turca: Marotta vorrebbe che il giocatore si svincolasse, quegli altri chiedono 8-9 milioni e allora serviranno diplomazia e pazienza. Dovesse andare male con lui, le alternative rispondono al nome di Vazquez (Palermo) e appunto Lavezzi, contratto in scadenza nel 2016 e rapporti deteriorati con il Psg essendosi presentato in ritardo dopo le vacanze natalizie. «A volte - ha dichiarato ieri a Marca Plus - penso di mollare tutto. Non amo il mondo del pallone, perché è governato da troppi interessi. Il Psg? E' un grande club, cresciuto molto in questi anni. Un sogno? Vincere la Champions». Stesso obiettivo della Juve, pronta intanto ad accogliere Rolando (mezzo milione per il prestito, più quattro per il riscatto), difensore centrale fuori rosa al Porto.

Tra le squadre più attive in questo inizio gennaio c'è anche la Fiorentina, la quale però ieri ha dovuto arrendersi alla decisione del portiere Neto di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno rischiando così la tribuna a favore di Tatarusanu: sul 25enne portiere brasiliano c'è forte la Roma (che ha rinnovato fino al 2019 con Florenzi), mentre Liverpool e Juventus (dove però Buffon ha appena allungato per altre due stagioni) sembrano più distanti. Montella - pronto a salutare Ilicic e Kurtic, destinazione Toro - si consolerebbe volentieri con Diamanti (occhio alla Juve, però), chiesto in prestito ai cinesi del Guangzhou.

Il Genoa è invece pronto a riportare in Italia il difensore Salvatore Bocchetti, partito nel 2010 destinazione Rubin Kazan e poi allo Spartak Mosca. Infine, Zarate: ex presunto prodigio alla Lazio, ieri è stato silurato dal Qpr perché le sue condizioni fisiche non sono state ritenute soddisfacenti. Per il momento, gli tocca restare al West Ham.

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