Si riparte: la fuga a due resisterà?

di Roberto Perrone

D ue settimane con le foto dei campioni al mare (tutti negli stessi posti, via un po' di fantasia...) e con un mercato fiacco, a parte l'effervescenza dell'Inter e il gran rifiuto di Verdi al Napoli. Ed è proprio da qui che ripartiamo, dopo la novità della sosta di gennaio, da un campionato a due, da Juventus e Napoli in fuga e dal tentativo dell'Inter di recuperare punti e competitività perduti. La seria A riprende con la singolar tenzone tra le squadre e le filosofie di Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Fedeltà a uomini e sistema di gioco da una parte, alternanza di uomini e sistemi dall'altra. La serie A si pone una domanda: le due avversarie più accreditate per il titolo manterranno il loro distacco oppure le altre, una o più, riusciranno a imbucarsi alla festa dei vincenti? L'Inter a dicembre è scivolata fuori dal quadro, la Roma, che pensa più a vendere che a comprare, ha rallentato ed è stata scavalcata dalla Lazio. L'Inter sta cercando di rinforzarsi, Spalletti ha visto manifestarsi il senso si subalternità nerazzurro, l'ha denunciato e pretende di andare in controtendenza.

Giornata da conferme, questa. La ripresa non poteva esprimersi al meglio per dare risposte ai quesiti proposti. Il Napoli è uscito dalla sua piccola crisi di inizio dicembre, sconfitta con la Juventus e eliminazione dalla Champions League ma, con il pallone che rotolava tra le festività di fine anno, è inciampato nell'eliminazione in coppa Italia ad opera dell'Atalanta che oggi, all'ora di pranzo, tenterà di mettere in difficoltà la capolista a Bergamo. La Juventus slitta a domani sera con il Genoa. Il turno potrebbe essere favorevole ai bianconeri ma attenzione: già una volta Ballardini, più o meno lo stesso giorno e lo stesso mese (26 gennaio 2013), strappò un pareggio allo Stadium, allora non ancora Allianz. Inter e Roma si incroceranno stasera al Meazza.

Una classica del primo decennio del secolo, adesso più che per il primo posto per conquistare un posto al banchetto della Champions League. Il calendario è propizio, le ferie sono alle spalle. Alla prossima sosta, per la Nazionale, a avremo altre risposte. E forse un commissario tecnico.

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