Per vincere il campionato occorre una difesa imperforabile ma per vincere le partite bisogna fare gol. È un problema della Juventus, non solo suo, ma soprattutto suo, fra campionato e Champions 13 in 11 partite, Supercoppa a parte, mai così male da quando è tornata in serie A, tranne nella stagione 2008/09.
Secondo 0-0 nel giro di quattro giorni, mercoledì sera tutti lì ad aspettarsi Morata che fa il sesto consecutivo in Champions, Dybala che segna il primo in Europa e cose di questo genere, invece niente. Oltretutto per segnare occorre giocare e Maurizio Zamparini ha colto l'occasione per spedire un siluro a Massimiliano Allegri: «Sono molto arrabbiato con lui - ha confidato a Radio Sportiva -, sta rovinando un campione, Dybala è il calcio, Allegri no. Quando uno è il calcio come Messi va lasciato libero e non imbrigliato in schemi». Accusa principale quella di utilizzarlo poco e male: «Ho scritto a Paulo dicendogli di chiedere alla Juve di mandarlo da un'altra parte. Allegri sta distruggendo il lavoro che ha fatto Conte, ha le idee confuse, Dybala si merita un allenatore diverso, in 7 minuti con il M'gladbach ha fatto vedere la differenza».
Il tambureggiante Zamparini non è esattamente scienza ma un po' ne capisce a leggere i suoi acquisti, e con Dybala ha mostrato subito un affetto speciale: «Non è lui che deve crescere ma Allegri. Fosse per me sarebbe dovuto andare al Milan, ma Paulo ha scelto la Juve. Lo voleva anche il Napoli, l'Inter sarebbe stata la destinazione perfetta». Un giorno si era vantato di aver suggerito lui a Marotta la coppia Morata-Dybala, con tanti auguri a Mandzukic. Ma tutto questo livore avrebbe altre ragioni: : la Juventus ha pagato l'argentino 32 mln con un bonus di altri 8 nel caso il ragazzo raggiunga certi obiettivi che, non giocando, stanno sfumando, e Zamparini ci tiene a quei milioni. Allegri non risponde, forse non avrà le idee chiare perchè ancora non ha trovato la sua coppia ideale, fa girare tutti poi li sostituisce tutti, ma conosce il giro del fumo e ha spiegato cosa ha in mente: «Dybala ha 21 anni, ma ha poca esperienza, in questo momento non gli si può dare la responsabilità dei pochi gol della Juventus. Sta subendo tante pressioni, deve crescere piano, lo scorso anno successe la stessa cosa con Morata». Messo in riga anche mercoledì sera: «Bisogna anche imparare a passare il pallone». Lo spagnolo è parso meno brillante, un paio di palloni li ha spediti in curva, in una occasione Mandzukic era solo in area ad aspettare un segnale. Via Tevez era evidente che qualcosa serviva davanti, la Juve in estate ha cercato o anche solo sondato una decina di punte e prime punte, Falcao, Higuain, Icardi, Dzeko, Jovetic, Lamela, Cavani erano nomi sul taccuino, sono arrivati Zaza (18mln due reti), Mandzukic (19, una rete), Dybala (32, tre reti) e Cuadrado in prestito a 1,5mln con diritto di riscatto da pattuire, il più in forma del gruppo e, per colmo, l'unico a zero reti segnate. Settanta milioni e spazzola per 13 gol è tanto, Allegri ha spiegato che ai suoi ragazzi manca l'ultimo tocco, l'assist, la palla al posto giusto nel momento giusto, e mercoledì sera ce ne siamo accorti, contropiede micidiali svaniti fra i piedi di Korb e Christensen, 1,5 milioni il costo del suo cartellino. Mario Mandzukic preso per la sua abilità nei contropiede: in questa Juve ora sembra girare tutto al contrario.
Eppure all'acquisto di Dybala giù applausi, Cuadrado rapito nelle ultime ore la conferma del fascino della Signora, Zaza un
nazionale, il croato Mandzukic 184 gol in carriera, uno che non avrebbe fatto rimpiangere troppo Carlitos. Allegri è preoccupato, le altre di più, se la Juve resta in nomination anche quando non segna il futuro per loro è gramo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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