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Sinner, terza semifinale. E Djokovic cambia coach

Ventilatori accessi e umidità al 70%. All'Hard Rock Stadium di Miami il caldo si faceva sentire ieri e andava associato alla tensione di una partita importante, un quarto di finale di un Masters 1000

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Ventilatori accessi e umidità al 70%. All'Hard Rock Stadium di Miami il caldo si faceva sentire ieri e andava associato alla tensione di una partita importante, un quarto di finale di un Masters 1000. Per Jannik Sinner una sfida non semplice, al cospetto di un tennista sgravato da responsabilità e in grande feeling, il ceco Tomas Machac (n. 60 ATP). L'altoatesino (n.3 del ranking) andava in caccia della sua terza semifinale in carriera in Florida, ricordando quelle del 2021 e del 2023. Lo aveva detto alla vigilia Jannik: «Il bello del tennis è adattarsi alle varie condizioni e trovare le soluzioni ai problemi. A Miami le variabili sono diverse rispetto a quelle di Indian Wells».

La problematica aveva le fattezze di un giocatore dai movimenti felini e in grado di grandi accelerazioni. Ne hanno dovuto prenderne atto nel percorso la testa di serie n.5, Andrey Rublev, e anche Matteo Arnaldi, deludente nell'ottavo di finale e mai in grado di far partita con il ceco. La strategia era chiara: essere solidi e obbligare l'avversario a rischiare più del dovuto. Sinner l'ha fatto fin da subito, trovando il break in apertura, non essendo confortato dal servizio che ha agevolato il contro-break di Machac. Il pusterese, comunque, ha messo tanta pressione nei turni al servizio del proprio rivale e trovato il modo di far propria la prima frazione sul 6-4. Nel secondo set dalla consistenza si è passati alla versione schiacciasassi e per il ceco non c'è stata nulla da fare, come confermato dallo score di 6-2. Penultimo atto centrato dal classe 2001 del Bel Paese con 16 vincenti e 13 gratuiti, incamerando la 19ma vittoria su 20 match in stagione e potendo ancora puntare alla conquista del n.2 del ranking, a patto che quest'oggi Carlos Alcaraz perda contro Grigor Dimitrov il proprio quarto di finale.

Le ambizioni poi vorranno portare ad attaccare anche il primato di Novak Djokovic. Nole che ieri ha comunicato la separazione del suo tecnico Goran Ivanisevic in un lungo messaggio sui social. Ritroveremo l'asso serbo sulla terra rossa di Montecarlo e probabilmente nel suo angolo ci sarà Nenad Zimonji, ex n. 1 del mondo in doppio ed ex capitano di Coppa Davis della Serbia.

Obiettivi chiari: Slam e Olimpiadi di Parigi.

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