Sofia si rialza subito e suona la sesta

La Goggia trionfa nella discesa di Cortina saltata un anno fa ai Mondiali

Sofia si rialza subito e suona la sesta
00:00 00:00

Il titolo lo trova lei: «È la vittoria più incredibile» perché è una gara che per Sofia Goggia è durata quasi 12 mesi. Nella Cortina iridata di un anno fa arrivò in stampelle e con la frase «Nessuno mi ridarà quei Mondiali persi». Ora si scioglie nell'abbraccio dei fan per il suo 17° sigillo in carriera, il sesto in una stagione di discesa da record.

Blowing (and winning) in the wind, Goggia è scesa «fra raffiche che mi proiettavano addosso le porte». Quella luce verde al traguardo e le braccia al cielo sono 20/100 su Ramona Siebenhofer e 26/100 su Ester Ledecka e poi tanto Mola mija. Il tutto shakerato con almeno 4 goggiate degne di quella pre filoSofia che ora è donna e campionessa matura, dopo la prima acerba vittoria qui ormai nel 2018. Nostra signora della discesa e portabandiera a Pechino è là dove le spetta e in cima all'Olympia delle Tofane: leader nella classifica di specialità 400 punti sui 264 della Siebenhofer - quando mancano 3 discese in Coppa, ma anche pochi giorni alle Olimpiadi. Quale obiettivo scegliere? Solo sciare veloce. «Tecnicamente ho sciato male e la partenza abbassata sul piano del Duca d'Aosta non è la mia tazza di tè, ma forse queste linee azzardate mi han portato giù prima e più veloce». Livida anche nell'anima, dopo la botta di Altenmarkt, Sofia ora respira: «Lunedì non camminavo: ho pianto, avuto paura e fatto anche 10 ore di terapie, ma qui mi sarei buttata giù anche solo per questo pubblico. Il loro affetto è una vittoria personale che vale più di ogni gara». Altre 4 azzurre nella Top 20: 14esime Elena Curtoni e Nicole Delago, poi Federica Brignone (19ª) e Nadia Delago (20ª) le Tofane oggi imbandiscono un goloso bis con il superG (11.45). Classifica alla mano, menù tutto italiano con la sfida diretta fra Goggia ( 332 punti), Brignone (327) e Curtoni (248).

Kitzbuhel, invece, è un harakiri-slalom: Vinatzer, leader a metà gara esce dopo 3 porte; Razzoli, quarto tempo nella prima run, esce a 4 porte dal traguardo su tracciato amico, firmato

da coach Theolier che falcia anche Pinturault, Jakobsen e Foss Solevaag. Vince, prima storica volta per il Regno Unito, il 35enne Ryding. Oggi tocca agli uomini jet per la seconda Streif, meteo permettendo via alle 13.30.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica