Solo l'Inter anticipa le vacanze

Nerazzurri distratti, Candreva li punisce due volte. Icardi non basta, Felipe Melo rovina il Natale del Mancio

Solo l'Inter anticipa le vacanze

L'Inter ha salvato la panchina a Pioli, i due club sono gemellati, chissà se ha fatto un favore alla Lazio. Pioli di suo ha contraccambiato cercando di dare meno fastidio possibile alla capolista. Peccato che Melo non avesse capito, prima ha causato il rigore fatale su Milinkovic, poi si è fatto espellere per intervento assurdo su Biglia. Ha perso la testa, l'Inter no, gli resta un punto con cui ricominciare l'anno da prima in classifica.Una sconfitta non casuale e una frazione di tempo talmente brutta da azzerare in 45' tutto quello messo su a badilate in 16 giornate. Perisic fra il male e molto male, esplosione dei limiti di Biabiany, Icardi senza palle giocabili, forse tre palloni toccati, fra Montoya e Telles, i due esterni bassi scelti dal Mancio, non si riusciva a stabilire chi fosse stato peggio. Ma il Mancio cinque non li poteva cambiare.Zero scambi fra Jovetic e Icardi, Medel e Melo specializzati in tagli in orizzontale, perfino Handanovic dopo due minuti scarsi si è incartato nella sua area e ha tentato di dribblare Matri, un rimpallo favorevole lo ha salvato.Brutti segnali, la Lazio è la seconda squadra che segna a San Siro, nella precedente è finita abbastanza male, qui però la squadra è rimasta in undici, ci si aspetta almeno due cambi, dentro Guarin e Ljajic, ma soprattutto ci si aspetta di vedere quelli in maglia nerazzurra muoversi, smarcarsi senza palla, suggerire, non basta correre come forsennati dietro all'avversario dopo aver perso un duello. La Lazio si è trovata davanti dopo cinque minuti su azione d'angolo e Candreva libero di scaricare in porta, Handanovic pietrificato.Reazione poca, un po' di adrenalina da Jovetic, Melo duro, niente di più. Pioli ha chiamato i suoi dieci metri dietro e gli spazi si sono chiusi. In serate del genere ci vai a sbattere in continuazione, capocciate su capocciate fino a quando ti autodistruggi e stramazzi a terra. Senza fantasia, senza un solo uomo capace di saltare il proprio avversario questa è la fine che ti attende. Il Mancio li ha tenuti dentro lo spogliatoio fino al limite possiile, poi li ha rovesciati in campo, gli stessi. Escono e l'Inter resta lenta e prevedibile, Mancio ha già provato a cambiare di fascia Biabiany e Perisic al 39' senza apprezzabili risultati, al 13' della ripresa chiama Jovetic e Biabiany per Ljiajc e Brozovic, Perisic resta inguardabile fino al servizio per Icardi che rimette l'Inter in linea di galleggiamento. Con destro di Maurito che passa fra le gambe di Berisha, settimo gol stagionale.

A questo punto l'Inter ha mezz'ora per tornare a fare la prima in classifica, per la Lazio tutto come prima, anzi Pioli toglie anche Matri per Djordjevic. Poi ci pensa Melo, tre o quattro minuti di follia e l'Inter per restare a galla torna alle palafitte. Adesso Mancio spingerà per tornare sul mercato.

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