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Soluzione inglese. Stop alla Premier, titolo al Liverpool con il 75% di gare

Stop alla Premier, titolo al Liverpool con il 75% di gare

Soluzione inglese. Stop alla Premier, titolo al Liverpool con il 75% di gare

Il football dei maestri non è un modo di dire, nemmeno ai tempi del coronavirus. Gli inglesi prima si sono inventati il calcio come lo conosciamo oggi e poi gli hanno dato delle regole. Allora non è un caso che subito dopo la sospensione di tutte le competizioni, la Premier League abbia già la via d'uscita per archiviare questa stagione, evitando le beghe condominiali che attanagliano la Serie A e l'impasse in cui sono precipitate Liga, Bundesliga e gli altri tornei coinvolti. L'ipotesi prevalente vede la sospensione del campionato consegnando il titolo al Liverpool (visti i 25 punti di vantaggio a 9 turni dalla fine), congelando le posizioni per la Champions (City, Leicester e Chelsea oltre ai Reds) e bloccando le retrocessioni. In questo modo verrebbero promosse Wba e Leeds dalla Championship, con una massima serie a 22 squadre per la prossima stagione, prima di tornare al format attuale nel torneo 2021/22. L'idea ha trovato terreno fertile, in attesa del consiglio straordinario della Federcalcio inglese di domani e poi della riunione ristretta ai club di Premier di giovedì. Nel mezzo, martedì, ci sarà anche il meeting Uefa per fare chiarezza sulle competizioni europee.

Come in Italia, il calcio d'Oltremanica è fermo fino a venerdì 3 aprile, ma per l'evolversi della pandemia è difficile che tutto possa ricominciare durante quel weekend, con un turno che per ironia della sorte vedrebbe il match di cartello tra Liverpool e City. I Reds attendono il titolo addirittura dal 90, fin qui nessuno ha messo in discussione la loro incoronazione visto il dominio incontrastato che dura dallo scorso agosto. Inoltre le regole della Football Association prevedono che il torneo sia omologato se è stato disputato almeno il 75% delle partite, come successo a Salah e compagni (29 match su 38).

La Premier è un carrozzone che devolve ai club oltre 2,5 miliardi ogni anno solo per i diritti tv e il lockdown definitivo non sarebbe una tragedia, non a caso l'ha ipotizzato anche un'altra realtà straricca come l'Nba.

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