E' stato il trampolino di lancio di Gustav Thoeni, Deborah Compagnoni, Alberto Tomba e di tanti azzurri dello sci di oggi, oltre che di fenomeni stranieri come Stenmark, Girardelli e Vonn. Un po' come voleva De Coubertin: vincere il Trofeo Topolino non era garanzia di successo, partecipare, invece, sì. Chiedere alla Bomba che chiuse 30° nel 1980. Tempo 8 stagioni e si sarebbe lasciato tutti dietro.
Ora il Trofeo Topolino, ideato negli anni Cinquanta da Rolly Marchi, il grande papà degli sport invernali italiani, promosso a livello internazionale dagli anni Settanta, anche grazie alla passione di molti testimonial come Mike Bongiorno e Gigi Panei e alla voce di Nicolò Carosio, rischia la cancellazione totale dal 2017. Motivo? Strategie aziendali non meglio specificate dalla Disney, depositaria del brand del mouse più noto della storia. Un vero peccato che va contro l'immagine stessa di quel topino apprendista stregone, che oggi si troverebbe appiedato senza il talent (ski) show più famoso nel mondo degli sport invernali.
La Disney per ora sembra irremovibile: tutte le manifestazioni
sportive organizzate in Italia con il marchio Trofeo Topolino saranno cancellate. Non solo gli eventi legati allo sci, ma anche al rugby (previsto a maggio a Treviso) e al calcio (a giugno in Valle d'Aosta).Lucia Galli
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