Appena sceso dall'aereo a Erick Thohir è stato chiesto se fosse qui anche per parlare una volta per tutte di mercato: «Sì, dovremmo parlarne. Per ricostruire un club possono volerci anche tre anni, ma i prossimi sei mesi saranno fondamentali perchè abbiamo cambiato strategie e struttura. E sul mercato prenderemo decisioni collettive, dobbiamo capire cosa serve, inutile prendere tanti calciatori». Poi ha sganciato un sorriso e se l'è cavata ancora una volta. Anche questo uno schema, del resto l'argomento è delicato, tutti si aspettano il colpo ma appena qualcuno dei nuovi soci ha aperto bocca, è scoppiato il finimondo: «Compreremo da uno a tre top player per tornare tra le prime», disse Rosan Roeslani il 7 novembre e poche ore dopo la Community Group smentì tutto: era solo il socio di un club che si era permesso di rivelare alcune dichiarazioni fatte in privato. Ma non di quel tono e non di Roeslani.
Un meeting dietro l'altro in questa due giorni che precede il grande esordio a San Siro da presidente di Thohir, ma le strategie intrigano, anche se Massimo Moratti ha tentato di sviare: «Mannò, non c'è alcun colpo di mercato pronto, ci stiamo guardando in giro, niente di più». Del resto non ci si poteva aspettare che dicesse: vogliamo Dzeko, va in scadenza a giugno 2015, l'hanno pagato 30 mln ma se il City non vuole lasciarlo partire a parametro zero ce lo deve pur dare.
Però crediamo a Roeslani, uno per ruolo ci sta, un esterno basso, uno in mezzo e la punta, per Mazzarri acquisto prioritario. Dietro ci sono in lizza il serbo Aleksandar Kolarov del City, un '85, costo 15 mln, rapporti tesi con Pellegrini, può venir via per la metà ma ha un ingaggio di 3 netti e sono almeno tre anni che si parla di lui all'Inter. Il 22enne brasiliano Alex Sandro è entrato anche nel radar dello United, gioca a sinistra nel Porto e quindi ci vogliono un pacco di milioni, dai 15 ai 18. Danilo D'Ambrosio, fascia destra, va in scadenza a giugno con il Toro, sembrava già fatta con il Napoli, poi si è inserita la Roma, c'è anche l'Inter. Il croato Sime Vrsaljko, fascia destra, col Genoa ha fatto subito bene, difficile che arrivi a dicembre, è un '94, l'Inter lo vuole a tutti i costi.
Per il centrocampo c'è un nome su tutti, Radja Nainggolan, piace a Mazzarri che lo voleva in estate, piace a Thohir per le sue origini indonesiane. Cellino ha fiutato il colpo e a sorpresa ha detto: «A gennaio potrebbe anche finire alla Juventus». Quattro mesi fa disse: «Non lo vendo neanche per venti milioni, perché poi vado in B e li riperdo tutti». Si sarà convinto che non retrocede, ma 15 mln da qualcunque parte la si giri, sono troppo e poi il suo ingresso significherebbe l'addio a Fredy Guarin: tutto normale?
Carol Csonto ha dichiarato che il suo assistito, Juraj Kucka può partire a gennaio e che su di lui non ci sono solo Inter e Milan ma anche club inglesi e tedeschi. A Mazzarri non garba troppo. O Polvo, come è chiamato Fernando del Porto, 26 anni, recupera una gran numero di palloni ma è lentissimo. Va in scadenza a giugno e se lo porta a casa chi gli offre più soldi, scuderia Jorge Mendez, clan Mourinho. Cerci dopo il mondiale va in Premier e Cuadrado è costato alla Fiorentina 15 mln per la metà all'Udinese. Punte: il cileno Mauricio Pinilla e Rolando Bianchi sono due che piacciono a Mazzarri, Gianfranco Bedin ha visionato il greco Kostas Mitroglou, 25 anni, che nell'Olympiakos segna a mitraglia, poi ci sarebbe il venezuelano Salomon Rondon, 23 anni del Kazan in scadenza a dicembre, ma sono campionati che non danno garanzie. Piero Ausilio mercoledì e giovedì era in Inghilterra, forse a parlare di Daniel Osvaldo con il Southampton, per qualcuno accordo trovato.
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