Coronavirus

Spadafora allontana la Serie A: "Irrealistico scendere in campo il 3 maggio"

Il ministro dello sport si è detto pessimista sulla possibilità di poter riprendere la Serie A ai primi di maggio: "Proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado"

Spadafora allontana la Serie A: "Irrealistico scendere in campo il 3 maggio"

La Serie A è ferma ormai da 20 giorni: Sassuolo-Brescia è stato l'ultimo match di campionato disputato lunedì 9 marzo e poi più niente per via della pandemia da coronavirus che si è abbattuta sul mondo intero. In queste tre settimane ci sono state aspre polemiche circa la ripresa degli allenamenti con Lazio e Napoli che si sono esposte per tornare ad allenarsi il prima possibile ma che in realtà hanno dovuto adeguarsi alle volontà degli altri 18 club, Figc, Aic, Lega Serie A comprese.

Tra donazioni generose, positività ai tamponi di qualche calciatore e partenze per i rispettivi paesi natali da parte di diversi giocatori soprattutto di Juventus ed Inter non si sa ancora quando si potrà tornare in campo sia per gli allenamenti che conseguentemente per le partite. Aprile sarà ancora un mese duro per l'Italia intera e delle tre date ipotizzate per la ripresa del campionato di Serie A una si può forse depennare: quella del 2-3 maggio, parola di Vincenzo Spadafora.

Secondo una lunga intervista rilasciata a La Repubblica il ministro dello sport è stato chiaro e categorico:"Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico. Pensavo ai nostri ragazzi abituati a stringersi, abbracciarsi, passarsi la bottiglietta: tutto questo mancherà per molto tempo. Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni di euro allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che sono certo sarà uno dei motori della rinascita".

Spadafora si è poi augurato che molti club del massimo campionato di calcio si comportino in maniera consona in questo momento di crisi: "Dal calcio di Serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori: devono capire che niente dopo questa crisi potrà più essere come prima".

Chiusura sul tema allenamenti che saranno posticipati: "Proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura anche agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perché c'era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi". Sembra dunque utopistico pensare alla ripresa nel primo weekend di maggio, più realistico pensare ai fine settimana successivi anche se il tutto sarà deciso dal grado di regressione del coronavirus che ha messo letteralmente alle corde il mondo intero.

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