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Spalletti ora è il passato. Conte è già al lavoro e va subito all'attacco

Atteso a breve l'annuncio. L'ex ct vuole Lukaku e Dzeko. E Domenica sarà in Cina

Spalletti ora è il passato. Conte è già al lavoro e va subito all'attacco

Luciano Spalletti ha messo una pietra sul suo futuro nella notte Champions. «Addio all'Inter? Penso si possa imparare da Agnelli...», ha detto il tecnico di Certaldo, paragonando la sua situazione a quella di Max Allegri, dopo due mesi passati con il fantasma di Antonio Conte a perseguitarlo. Parole come macigni, perché prendere ad esempio la Juventus, quando si siede sulla panchina nerazzurra proprio non si può. Spalletti non può averle dette a caso, consapevole che la partita da romanzo con l'Empoli era il suo capolinea. Rimarrà tatuata addosso per le emozioni, l'obiettivo raggiunto. Il tecnico ieri su Instagram ha pubblicato un muro di maglie (la sua collezione), a fare da cornice a quelle nerazzurre di questa stagione: «Nomi da Champions League... Bravi ragazzi, avete riportato nuovamente l'Inter nel torneo più importante del mondo! Grazie», il messaggio che sa tanto di saluto. Nainggolan aveva già detto: «Mi dispiace che lascerà l'Inter». Spalletti nelle prossime ore verrà congedato dalla società, se ne va dopo aver centrato due volte su due l'obiettivo Champions. Si tratterà sui restanti due anni di contratto, ballano quasi trenta milioni.

Spalletti è già il passato, ma quella appena iniziata è la settimana di Antonio Conte all'Inter. Già domani può essere il giorno dell'annuncio, della firma formale, mentre giovedì l'ex allenatore della Juventus e del Chelsea dovrebbe prendere possesso di ufficio e armadietto alla Pinetina. Poi sabato sarà a Madrid insieme alla dirigenza nerazzurra al completo, dal presidente Steven Zhang all'ad Beppe Marotta per la finale di Champions League tra Liverpool-Tottenham. Quindi il viaggio in Cina (già domenica la partenza?), a Nanchino, per incontrare il patron di Suning, Zhang Jindong.

Conte ha già dato le linee guida per il calciomercato. Si parte dall'attacco. Perché la partita con l'Empoli ha confermato che Mauro Icardi è sempre più scollegato dal mondo Inter. Non solo per il rigore sbagliato, ma soprattutto per la prestazione e i fischi e gli insulti di San Siro al momento del cambio. E l'ex ct della Nazionale vuole due attaccanti di peso per affrontare da protagonista una stagione che lo vedrà impegnato su tre fronti. Dunque possono arrivare sia Dzeko che Lukaku. In difesa l'innesto di Godin non basta, soprattutto se si dovesse puntare principalmente sul 3-5-2, modulo di riferimento per Conte. Da definire la posizione di Perisic, che nello scacchiere potrebbe essere un perfetto esterno «tuttafascia», ma dopo la richiesta di cessione nel mercato di gennaio, il futuro del croato dovrebbe essere in Premier.

Non è incedibile nemmeno Nainggolan, a fronte di un'offerta congrua, anche se il Ninja nel finale di stagione quando è riuscito a trovare continuità ha dimostrato quanto può essere utile alla causa. Senza dimenticare che a Conte piaceva fin dai tempi della Juventus. Il belga ha anche scherzato sul gol Champions segnato contro l'Empoli: «Vale sessanta milioni? Allora chiedo l'aumento...».

Comunque vada, la rivoluzione di Conte è già iniziata.

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